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Angelus, Papa Francesco: "Ancora oggi troppe persecuzioni verso i cristiani"

Nel giorno di Santo Stefano, il pontefice ricorda la figura del primo martire raccontato negli Atti degli Apostoli. Poi il ringraziamento per i fedeli che pregano per la sua salute: "Grazie ne ho bisogno"

Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 26 dicembre 2023 12:31:27

La celebrazione di Santo Stefano, primo martire consente a Papa Francesco di ricordare come ancora oggi, a duemila anni da quel martirio, siano ancora moltissimi i cristiani perseguitati a causa della propria religione.

"Oggi, subito dopo Natale, celebriamo Santo Stefano, primo martire. Troviamo il racconto del suo martirio negli Atti degli Apostoli che lo descrivono come un uomo di buona reputazione, che serviva alle mense e amministrava la carità.
Proprio per questa generosa integrità egli non può fare a meno di testimoniare ciò che ha di più prezioso: la sua fede in Gesù, e questo scatena l'ira dei suoi avversari, che lo uccidono lapidandolo senza pietà. Tutto accade davanti a un giovane, Saulo, zelante persecutore dei cristiani, che fa da 'garante' dell'esecuzione.

Pensiamo un momento a questa scena: Saulo e Stefano, il persecutore e il perseguitato. Tra loro sembra esserci un muro impenetrabile, duro come l'integralismo del giovane fariseo e come le pietre lanciate contro il condannato a morte.
Eppure, al di là delle apparenze, c'è qualcosa di più forte che li unisce: attraverso la testimonianza di Stefano, infatti, già il Signore sta preparando nel cuore di Saulo, a sua insaputa, la conversione che lo porterà ad essere il grande Apostolo. Stefano, il suo servizio, la sua preghiera e la fede che annuncia, soprattutto il suo perdono in punto di morte, non sono vani. Sembrano concludersi nel nulla, ma in realtà il suo sacrificio lancia un seme che, correndo in direzione opposta ai sassi, si pianta, in modo nascosto, nel petto del suo peggiore rivale".

Poi il passaggio del pontefice sul tempo presente che viviamo:

"Oggi, duemila anni dopo purtroppo vediamo che la persecuzione continua: ancora ci sono - e sono tanti - quelli che soffrono e muoiono per testimoniare Gesù, come c'è chi è penalizzato a vari livelli per il fatto di comportarsi in modo coerente con il Vangelo, e chi fatica ogni giorno a rimanere fedele, senza clamore, ai propri buoni doveri, mentre il mondo se ne ride e predica altro. Anche questi fratelli e sorelle possono sembrare dei falliti, ma oggi vediamo che non è così. Adesso come allora, infatti, il seme dei loro sacrifici, che sembra morire, germoglia a porta frutto, perché Dio attraverso di loro continua a operare prodigi, a cambiare i cuori e a salvare gli uomini. Chiediamoci, allora: mi interesso e prego per chi, in varie parti del mondo, ancora oggi soffre e muore per la fede? E a mia volta, cerco di testimoniare il Vangelo con coerenza, con mitezza e con fiducia? Credo che il seme del bene porterà frutto anche se non vedo risultati immediati? Maria, Regina dei martiri, ci aiuti a testimoniare Gesù".

Poi Papa Francesco ha voluto ringraziare tutti coloro pregano per lui e per la sua salute:

"Grazie soprattutto per le vostre preghiere. E continuate a pregare per il papa, c'è bisogno".

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