Tu sei qui: CronacaBelluno, arrestata la donna tedesca di 32 anni. Il nonno sopravvissuto: "Ci hanno tolto gli affetti più cari"
Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 7 luglio 2023 21:23:08
Una tragedia che si poteva evitare e a raccontarlo è uno dei sopravvissuti della famiglia:
"Camminavamo sul marciapiede in fila indiana e ho sentito solo un rumore:
'fsiuuh', come di un missile. Poi un silenzio agghiacciante e il sangue sparso ovunque": racconta così Lucio Potente l'incubo che ieri a Santo Stefano di Cadore, nel Bellunese, ha cambiato la sua vita, strappandogli la moglie, Mariagrazia Zuin, 65 anni, il nipotino Mattia di due anni e il genero Marco Antoniello di 48.
Tutti morti per un'auto guidata da una 32enne tedesca, Angelika Hutter, piombata a fortissima velocità sulla famiglia che stava passeggiando nel centro del paese.
Potente, ex portiere del Mestre Calcio, sopravvissuto insieme alla figlia e all'altro nipotino, non nasconde il suo strazio.
"Elena è disperata - continua a ripetere - le hanno tolto gli affetti più cari. Io sono un miracolato solo perchè camminavo un po' più indietro per chiudere la fila e sorvegliare i miei due nipotini, uno in carrozzina e l'altro su una biciclettina". Un incubo che ha cambiato il destino di una intera famiglia. "Mia figlia dice che non vuole vivere - continua - . In un attimo ha perso tutto".
L'automobilista è stata arrestata per omicidio stradale ed è stata portata nel carcere di Venezia. Gli esami tossicologici a cui è stata sottoposta, processati questo pomeriggio a Padova, dimostrano che al momento dell'incidente non era drogata o ubriaca.
Appena scesa dall'auto presa a noleggio Hutter è apparsa visibilmente in stato confusionale e non completamente presente a se stessa. A rendere increduli sia i testimoni dell'accaduto che gli stessi militari è stata soprattutto la sua totale indifferenza rispetto all'accaduto.
Ora il lavoro degli investigatori si sta concentrando sulle cause più probabili di quanto avvenuto, forse concomitanti: l'altissima velocità e l'uso in quel momento del cellulare, due elementi che spiegherebbero la perduta di controllo improvvisa del veicolo. Per questo si stanno analizzando le cellule telefoniche agganciate e si continuano a raccogliere le testimonianze di chi ha assistito alla tragedia.
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