Tu sei qui: CronacaCartello in albergo svizzero apre un caso internazionale.
Inserito da (admin), martedì 15 agosto 2017 16:34:41
"Ebrei, fate la doccia prima di entrare in piscina" è questo grosso modo il messaggio rivolto alla clientela di religione ebraica in un noto albergo sulle Alpi svizzere. Due cartelli, dal contenuto verosimilmente antisemita, sono stati affissi nell’hotel Paradies di Arosa e di fatto hanno scatenato una polemica di rilevanza internazionale. Ovviamente il proprietario dell’albergo ha negato ci sia stato un intento razzista ammettendo però la troppa leggerezza nel pubblicare ed affiggere i manifesti incriminati. "Si ricorda ai nostri clienti ebrei di fare la doccia prima di entrare in piscina" è il testo della prima scritta apparsa nell'area benessere della struttura mentre nell'area cucina un altro manifesto recitava: "Per i nostri clienti ebrei: è possibile accedere al congelatore solo in quegli slot: 10h00-11h00 e 16h30-17h30. Spero capiate che la nostra squadra non ama essere disturbata costantemente". Seppur non vi è stato intento razzista è chiaro che in questa struttura i turisti ebrei non sono visti proprio di buon occhio. Alcuni clienti hanno fotografato i due cartelli e grazie alla potenza dei social network hanno scatenato la reazione del governo israeliano. Il vice ministro degli esteri Tzipi Hotovely ha chiesto le scuse ufficiali per questo "atto antisemita della peggior specie", ma non basta: Il Centro Simon Wiesenthal ha chiesto al ministro della Giustizia svizzero di "chiudere l’hotel dell’odio" e "punire il proprietario" ed ancora ha chiesto al sito di prenotazione Booking.com di "ritirare Aparthaus Paradies" della sua lista. Noi riteniamo che il direttore della struttura abbia sbagliato ma qui manca solo che il governo israeliano decida di far abbattere la struttura. Delle scuse ufficiali per noi sarebbero più che sufficienti. Voi cosa ne pensate? Nell’hotel, scrivono i media svizzeri, vanno in vacanza spesso ebrei, in particolare molti ultra-ortodossi, in arrivo sia dagli Usa, dal Regno Unito e da Israele. A causare la decisione del direttore dell’hotel sarebbero state le proteste di alcuni clienti dopo che due ragazze ebree erano entrate in acqua senza farsi la doccia. Non era la prima volta, dice il direttore, e quindi "ho ingenuamente fatto quel cartello". E ammette: "Avrei dovuto scrivere un cartello indirizzato a tutti gli ospiti".
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