Tu sei qui: CronacaEpilogo dell’evasione di Johnny lo Zingaro: arrestato in provincia di Siena insieme alla compagna
Inserito da (admin), mercoledì 26 luglio 2017 11:13:55
La fuga di Giuseppe Mastini, alias Johnny lo Zingaro, iniziata il 30 giugno scorso è finita con la cattura del malvivente. Stando a La Repubblica, tutto è cominciato quando Johnny non si presentò alla scuola di polizia penitenziaria, dove era stato assegnato per un periodo di lavoro. Da quel momento è iniziata la sua evasione culminata nella cattura a Taverne d’Arbia, dove viveva a casa di parenti della compagna Giovanna Truzzi, anch’essa evasa dagli arresti domiciliari che stava scontando. I due fuggiaschi avevano una relazione ed erano fuggiti insieme, il loro rifugio è stato poi localizzato grazie alle intercettazioni telefoniche effettuate tra i parenti della donna, che è stata a sua volta arrestata insieme a tutti quelli che avevano partecipato all’evasione. L’operazione è stata portata a termine da una task force della polizia che includeva agenti dello Sco, della squadra mobile e del nucleo investigativo della Polizia Penitenziaria. Condannato all’ergastolo nel 1989, Mastini stava scontando la pena nel carcere di Fossano e dall’anno scorso godeva del regime di semilibertà. Da allora si recava tutti i giorni a Cairo dove svolgeva piccoli lavori, ma il 30 giugno non arrivò mai sul posto. Subiti scattarono le ricerche tra lo stupore generale, tutti infatti lo credevano ormai una persona cordiale e tranquilla, diversa da quella che negli anni ’80 aveva terrorizzato Roma con rapine, omicidi e altri crimini tra cui la complicità con Pino Pelosi, per la quale fu sospettato dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini. Le ultime tracce lasciate da Johnny avevano portato gli investigatori a Genova, raggiunta dal criminale tramite un taxi. Evidentemente la fuga era stata preparata da tempo, probabilmente con l’aiuto di complici, e nonostante il silenzio le indagini sono continuate seguendo ogni pista possibile fino a che gli uomini della Direzione generale anticrimine lo hanno individuato a Pietrasanta, da cui Martini ha ripreso la fuga assieme alla compagna. I due sono giunti nella loro fuga a Taverne D’Arbia dove sono stati ospiti di alcuni parenti della Truzzi, qui i poliziotti hanno dato il via al piano di cattura, infatti i complici della coppia avevano ordinato un materasso nuovo e gli agenti hanno preso il posto dei corrieri responsabili della consegna. Una volta accertata la presenza dei ricercati è immediatamente scattato il blitz del Servizio centrale operativo, culminato con l'arresto degli evasi. Lo stesso Ministro degli Interni, Marco Minniti, ha voluto congratularsi per la buona riuscita dell’operazione scrivendo: "Voglio ringraziare la Polizia di Stato e la Polizia Penitenziaria che, con alta professionalità e con un'articolata attività d'indagine sono riusciti ad assicurare alla giustizia un pericoloso latitante".
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