Tu sei qui: CronacaInchiesta Reuters e France Presse, giornalista libanese ucciso da carro armato israeliano
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 10 dicembre 2023 13:14:42
Sono state due inchieste firmate da Reuters e France Press a portare alla luce come la morte del reporter libanese fosse stata provocata dal fuoco espoloso da un carro armato israeliano.
Le autorità israeliane, che in precedenza si erano dette "molto dispiaciute" per la morte del reporter e che avevano detto di aver avviato "controlli" sull'accaduto, hanno commentato l'inchiesta affermando di "non colpire i civili".
Issam Abdallah, 37 anni, è stato ucciso mentre lavorava con sei giornalisti vicino al confine con Israele, nella località di Alma Shaab.
Sono rimasti feriti due colleghi di Reuters, due giornalisti della tv Al Jazeera finanziata dal Qatar, e due dell'Afp, tra cui la fotografa Christina Assi, 28 anni, che ha subìto l'amputazione della gamba destra ed è ancora ricoverata in ospedale.
A Beirut in una affollatissima conferenza stampa, l'Afp ha indagato analizzando e incrociando le immagini di sei media presenti quel giorno con testimonianze di giornalisti, residenti e fonti di sicurezza, e intervistando diversi esperti di armi.
I giornalisti sono stati presi di mira da due attacchi, eseguiti a una distanza l'uno dall'altro di 37 secondi, secondo i risultati delle inchieste della France Presse e di Reuters con i due attacchi che erano mirati contro il gruppo di giornalisti, "tra l'altro chiaramente identificabili come tali".
Le inchieste di Afp e Reuters si sono avvalse anche del lavoro di indagine compiuto nelle scorse settimane sia da Amnesty International che da Human Rights Watch (Hrw): entrambe le organizzazioni umanitarie internazionali erano giunte alla conclusione che a uccidere Issam Abdallah e a ferire gli altri giornalisti era stato un proiettile di carro armato israeliano.
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