Tu sei qui: CronacaLa gestione dell'acqua pubblica deve tornare in mano pubblica? Ecco cosa accade in Costa d'Amalfi
Inserito da (admin), martedì 9 febbraio 2016 08:50:22
In Costiera Amalfitana l’approvvigionamento idrico è da sempre un problema affrontato con approssimazione dalle amministrazioni che nel tempo si sono susseguite. Infatti, pur avendo il territorio costiero una grande ricchezza di sorgenti d’acqua, può accadere che un’intera frazione come quella di Pogerola di Amalfi resti senza acqua per 9 lunghissime ore. E’ quanto accaduto qualche giorno fa ad Amalfi dove la popolosa frazione di Pogerola è rimasta senza acqua per più di 9 ore. Secondo l’Ausino, società che gestisce diversi impianti in Costiera tra cui quello di Amalfi, un imprevedibile ed improvviso svuotamento del serbatoio che alimenta la frazione di Pogerola ha di fatto lasciato "a secco" le famiglie residenti. Una rete idrica obsoleta e la mancanza della dovuta manutenzione ha scatenato la discussione sui social soprattutto tra gli addetti ai lavori e, strumentalizzazioni politiche a parte, proprio da alcuni utenti viene lanciato, via Facebook, un serio allarme su quella che è la condizione attuale del sistema idrico di Amalfi e Scala, due comuni costieri alimentati dalla stessa sorgente. Ritorna il grande dilemma delle privatizzazioni all’italiana, dove vengono socializzati e costi e privatizzati i ricavi. Un bene primario come l’acqua dovrebbe rimanere in mani pubbliche anche per evitare che manutenzioni straordinarie, magari molto costose, vengano rimandate per motivi di budget o di quadratura di bilancio da una società privata. I movimenti pro acqua pubblica in tal senso raccolgono un consenso quasi unanime dai cittadini mentre le amministrazioni, in completa controtendenza, tendono a delegare soggetti privati come AUSINO, ACEA, GORI (solo per citare alcune società che gestiscono gli acquedotti per conto dei comuni campani) la completa gestione degli impianti. Annotiamo che temi come la gestione della rete idrica, alla stregua di tutte le infrastrutture della Costa d’Amalfi, dovrebbero essere oggetto di maggior tutela da parte degli organi preposti. Un territorio di eccellenza come la Costiera Amalfitana non può essere abbandonato a se stesso.
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