Tu sei qui: CronacaMigranti assaltano la caserma dei Carabinieri: rubano e mandano in ospedale un militare... Sembra una bufale ed invece è tutto vero
Inserito da (admin), mercoledì 20 settembre 2017 07:55:15
C'è da avere veramente qualche rotella fuori posto se si cerca di assaltare una caserma dei Carabinieri e farla franca ma, purtroppo, è quello che è successo a Ospedaletti dove tre uomini sono stati beccati a rubare in in stazione militare. In due sono riusciti a fuggire mentre un terzo uomo è stato fermato. Nella colluttazione un militare dell'Arma dei Carabinieri è stato ferito ed ha dovuto ricorrere a cure mediche ospedaliere. Singolare la giustificazione che l'uomo ha dato per il folle gesto: "Scusate, ma avevo sbagliato strada, cercavo la corriera per andare da mio fratello a Nizza, non volevo rubare". L'uomo, di origini nordafricane ha 23 anni e come tanti suoi connazionali è irregolare in Italia. Come riporta Il Giornale, il protagonista ha dichiarato di chiamarsi Mohamed Slim, tunisino conosciuto con molti altri alias. I tre sono stati beccati in flagranza da un appuntato scelto che di ritorno in caserma ha notato tre persone che scendevano di corsa dalle scale che conducono agli alloggi di servizio. Insospettito ha parcheggiato, nell’area soggetta a "limite invalicabile", ed ha chiesto ai tre di qualificarsi. È stato allora che è scoppiata la colluttazione. Due dei suoi complici, armati di un bastone con un chiodo conficcato, sono riusciti a farsi largo e a fuggire; il terzo, alla fine, è stato ammanettato: non prima però di aver aggredito l’appuntato, che ha riportato lesioni guaribili in sette giorni. Dall’esame delle telecamere di videosorveglianza si notano i tre che prima forzano il cancelletto che conduce alla caserma. Quindi, si notano i tre nordafricani che tentano di buttare giù a spallate una porta blindata, ma alla fine sono costretti a desistere. Non contenti salgono le scale verso gli alloggi, ma alla fine riescono ad impossessarsi soltanto di una cassetta degli attrezzi situata in un locale di servizio sul pianerottolo. Cassetta che abbandoneranno durante la fuga. "È la prima volta che mi capita di assistere a una vicenda del genere – commenta l’avvocato della difesa Mario Leone -. Il mio assistito sostiene che cercava la fermata della corriera perchè doveva raggiungere un fratello a Nizza, dove probabilmente avrebbe potuto trovare un lavoro". Di fronte a una giustificazione del genere, il giudice del tribunale di Imperia, Domenico Varalli, ieri all’apertura della direttissima, non ha potuto far altro che convalidare l’arresto, con la detenzione in carcere e rinviare l’udienza al prossimo 25 settembre. A volte la realtà supera la fantasia e questa notizia ne è la dimostrazione. Avremmo scommesso di trovarci davanti all'ennesima bufala a sfondo razzista ed invece la notizia è vera e rilanciata da diverse testate nazionali.
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