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Una storia scioccante è accaduta ad Ancona, purtroppo coinvolgendo una bambina innocente. Riporta La Stampa che il padre della piccola voleva passare con la sua nuova compagna una vacanza in Grecia, portando con sè anche la bimba. La madre, da poco separata dall'uomo, aveva acconsentito senza opporsi e senza richiedere l'intervento di un giudice. Appena giunti ad Ancona per imbarcarsi, però, si sono accorti di aver dimenticato i documenti per l'espatrio della bambina, decidendo quindi di ripiegare su una "soluzione alternativa", cioè infilare la giovanissima dentro un borsone per tutta la durata dell'imbarco. La madre però, sentendo al telefono la bimba parlare di un "gioco con la valigia", ha subito chiamato il 113. Giunti sul posto, gli agenti hanno individuato la vettura dei viaggiatori, trovandovi l'uomo con la compagna e sul sedile posteriore un grosso borsone da palestra. L'uomo ha subito cercato di spiegare la situazione, dicendo che avrebbero tenuto la piccola nel bagaglio solo per pochi minuti, rassicurandola costantemente. I poliziotti hanno tirato fuori la bambina, giudicata «in buona salute e serena», prima di accompagnare i presenti negli uffici della polizia postale. La madre è giunta poco dopo da Milano, felice di poter riabbracciare la piccola sana e salva, che è stata tenuta all'oscuro della gravità dei fatti, guardando la televisione della stazione di polizia e giocando allegramente. Dopo vari chiarimenti, la madre ha consegnato loro i documenti per l'espatrio ed ha acconsentito alla partenza della figlia, anche se a quel punto avevano perso il traghetto. Gli agenti delle forze dell'ordine hanno confermato che la bimba aveva ottimi rapporti con il padre e la madre, cosa che ha evitato all'uomo conseguenze più gravi, forse penali. Tuttavia hanno inviato un informatica al Tribunale dei minori delle Marche, che potrebbe avere conseguenze sulla procedura di separazione dei genitori.