La scaramanzia è diffusa in tutto il mondo, non solo in Italia: il sottile confine tra superstizione e tradizione è labile in moltissimi paesi, e tante sono le somiglianze fra superstizioni e piccoli riti scaramantici che accomunano popoli diversi, dai numeri fortunati preferiti, sempre differenti, fino alle azioni più strane da ripetere a mezzanotte per propiziare l’arrivo del nuovo anno.
Origine delle superstizioni
La parola superstizione ha origine dal latino
superstitiōne(m), ‘stare sopra’: un velo sottile che si poggia sulla realtà razionale e che con simpatia e ironia dona una nuova prospettiva a tante azioni a volte considerate scontate. I modi di dire più diffusi traggono origine da riti e credenze, talvolta anche antiche di secoli e secoli: piccole tradizioni, innocue convinzioni, gesti atti a proteggere la persona amata o a scongiurare malocchio e sfortuna. Spesso infatti i momenti scaramantici vengono associati ad occasioni liete, come nascite, matrimoni, festeggiamenti; e di contro gesti e sequenze di riti vengono utilizzate per tenere lontani il più possibile gli eventi infausti. Nonostante molte superstizioni abbiano origini comuni, è bene non dimenticare il celeberrimo detto "paese che vai, usanze che trovi": ogni territorio ha le sue peculiarità e ciò che porta fortuna in un luogo non è detto che venga considerato allo stesso modo in un altro.
Numeri fortunati: una credenza ancora viva
Lo stesso vale per i numeri, a cui la scaramanzia è profondamente legata: numeri fortunati, numeri ricorrenti, numeri misteriosi… In Italia la corretta interpretazione de La Smorfia, ossia il libro dei sogni dal quale è possibile ricavare numeri fortunati grazie all’interpretazione del significato recondito di ciò che viene sognato, è considerata un’arte a tutti gli effetti. Tanto interesse viene spesso alternato ad ingenuità, come nel caso delle catene sulle combinazioni uniche dei giorni dell’anno. Ma l’attenzione ai numeri non è solo nostrana: recentemente un sondaggio di Betway Casinò ha interpellato oltre 2000 persone nel Regno Unito per indagare le credenze legate ai numeri fortunati. I risultati? Il 25% dei partecipanti afferma di avere il 7 come numero fortunato, e il 70% di avere avuto esperienze legate al proprio numero in cui è stata baciata dalla fortuna. Le cifre preferite dagli scaramantici? 3, 7 e 13. In Italia, invece, il 13 e il 17 sono considerati sfortunati, come riportato da Lettera43; in Giappone il 4 e il 9; e ancora una volta l’usanza si ribalta visto che in Thailandia e Vietnam il 7 è considerato il numero più sfortunato: non c’è che l’imbarazzo della scelta! [caption] IMAGE SOURCE: pixabay.com[/caption]
Piccoli riti scaramantici: come variano di paese in paese
Riti e usanze variano dunque in base a dove ci si trova, arrivando anche a ribaltare completamente il significato di ciò che in altri luoghi è ritenuto di buon augurio. Qualche esempio?
- brindisi: un gesto comune e praticamente spontaneo è quello di fare "cin-cin" con i bicchieri al momento del brindisi, in occasione di festeggiamenti e celebrazioni. In Italia è usanza far toccare i bicchieri, in Ungheria è assolutamente vietato, in Svezia è fondamentale mantenere il contatto visivo con tutti i presenti con i quali si brinda;
- matrimoni: in Italia è comune sposarsi di sabato o di domenica (con un occhio di riguardo al completamento della cerimonia!), in Norvegia di venerdì perché sotto la benedizione di Venere, nel Regno Unito di mercoledì;
- capodanno: quale migliore occasione per festeggiare se non l’inizio di un nuovo anno? Non solo è importante trascorrerlo nel migliore dei modi, ma anche rispettare le tradizioni! In Italia si mangiano lenticchie, in Spagna chicchi d’uva, in Giappone vengono fatte suonare le campane per 108 rintocchi, a Cuba e in Argentina partono banchetti fino all’alba, in Grecia viene schiacciato un melograno sotto i piedi per spargerne i chicchi fortunati. [caption] IMAGE SOURCE: pixabay.com[/caption]
Quali sono le superstizioni più diffuse in Italia?
Ci sono tradizioni e usanze conosciutissime da secoli, così tanto che in molti casi se ne è persa la spiegazione e permane solo il rito: il giorno venerdì 17 porta sfortuna, uno specchio che si rompe causa 7 anni di disgrazia, latte, sale o olio versati "portano male", è vietato passare sotto le scale e aprire ombrelli al chiuso, toccare un ferro è di buon auspicio perché difende dai pericoli… L’Italia è un paese scaramantico! Eppure ci sono tante scaramanzie legate a contesti regionali: solamente in Sicilia chi è nato di venerdì è ritenuto venuto al mondo in un giorno fortunato, in Calabria chi guarda in una giara d’olio evita di scottarsi la pelle al sole di marzo, in Campania ci si può proteggere dalla sfortuna grazie a un corno portafortuna rosso, mai acquistato per sé ma sempre ricevuto in regalo. Ma la scaramanzia prosegue anche al nord: a Milano è bene non salire sulle scale del Duomo se si ha intenzione di laurearsi entro l’anno, in Piemonte le donne incinte evitano di mangiare dolci con il buco per scongiurare gravidanze problematiche. [caption] IMAGE SOURCE: pixabay.com[/caption] Indubbiamente, nonostante l’epoca razionale in cui viviamo, l’attenzione alle piccole scaramanzie è ancora alta: sono da considerare credenze innocenti, a cavallo fra superstizione ma anche cultura e tradizione. Non importa in quale parte del mondo ci si trovi, ci sarà sempre qualche usanza mirata a portare buona fortuna a chi la pratica!
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