Tu sei qui: CronacaPalermo, branco di 7 giovani stupra ragazza di 19 anni. Schifani: "Prolungare detenzione"
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 20 agosto 2023 14:01:22
Una violenza sessuale su una ragazza di 19 anni perpetrata da 7 giovani, uno dei quali ancora minorenne.
Un vero inferno quello vissuto da questa giovanissima ragazza palermitana: nell'ordinanza del Gip di Palermo, si è giunti all'arresto dei sette giovani, tutti accusati di averla violentatala notte del 7 luglio scorso in un cantiere abbandonato sulla costa del capoluogo siciliano.
Lunedì in tribunale a Palermo ci saranno gli interrogatori dei sette arrestati, tutti accusati di violenza di gruppo: i giovani criminali dopo avere fatto ubriacare la ragazza durante una serata trascorsa nei locali della movida, nel mercato storico della Vucciria, l'avrebbero trascinata a forza in una zona isolata, dove l'hanno violentata.
Dopo lo stupro, il branco ha abbandonato la vittima per strada, prima di andare a mangiare in una rosticceria sul lungomare, come se nulla fosse accaduto.
Proprio questa 'crudeltà' anche nel non provare alcun tipo di rimorso ha spinto il tribunale palermitano a prendere atto anche della pericolosità sociale e della ferocia criminale dei giovani.
Intanto, il governatore Renato Schifani aveva annunciato la costituzione di parte civile al processo, così lo farà anche il Comune di Palermo come comunicato dal vicesindaco Carolina Varchi.
Il presidente della Regione siciliana ha spiegato:
"In presenza di reati di allarme sociale in cui la prova è acquisita in modo inoppugnabile, sia sotto il profilo documentale sia sotto quello delle intercettazioni delle conversazioni tra questi ragazzi prima di essere ascoltati dalla forze dell'ordine, occorrerebbe allungare o raddoppiare i termini della carcerazione preventiva.
Lo dico assumendomi la piena responsabilità. Così si impedirebbe che con la scadenza dei termini possano essere presto rimessi fuori e magari ripetere così efferati comportamenti".
A Palermo, l'associazione: "Non una di meno" ha organizzato una manifestazione per le strade del centro percorse dal branco che ha trascinato la vittima, dalla Vucciria fino al cantiere abbandonato del collettore fognario dove si è consumato lo stupro.
"È bastato un semplice passaparola - dicono gli organizzatori - per dare vita a un bellissimo e prezioso momento di rabbia collettiva e rumore in solidarietà alla giovane stuprata da sette giovani uomini e contro il sistema patriarcale che normalizza la violenza di genere e continua a sfornare i suoi figli, uomini per i quali noi non siamo altro che carne da macello, prede da cacciare. Un momento in cui ci siamo riconosciute come sorelle e ci siamo riappropriate delle strade e della città senza paura alcuna per dire che siamo libere di viverci come vogliamo e che respingiamo qualsiasi forma di militarizzazione dello spazio pubblico. Non importa quanto e cosa si è bevuto, cosa indossiamo, dove andiamo, a che ora ci muoviamo per le vie della città, che atteggiamenti abbiamo. Il sesso senza consenso è stupro".
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