Tu sei qui: CronacaPiemonte. Il PD è diventato un partito personale che non ha nulla di Sinistra: il duro addio di Roberto Placido
Inserito da (admin), venerdì 24 febbraio 2017 20:21:41
Torino. Con un video pubblicato su Repubblica TV abbiamo appreso dell'addio al PD di Roberto Placido: Duro attacco a Matteo Renzi, giudicato "uno che si crede un Capo Assoluto", che secondo Placido guiderà il partito di sconfitta in sconfitta. Ecco il testo integrale della sua intervista: "Io lascio il PD, altri lo faranno senz'altro, sono scelte singole personali. Lo faccio non con piacere, perché è un partito che ho contribuito a fondare, ma è un partito che non ha mantenuto le attese e, addirittura, non dico che non si sia sviluppato ma non è neanche rimasto fermo alla partenza, è regredito, è diventato un partito personale, "di uno solo". Una persona narcisa che pensa che il partito sia suo, che possa tutto, che disprezza le opinioni diverse, che si è circondato di un "cerchietto magico" di quattro amici non al bar come l'altro, quattro amici di Firenze con alcuni amici Ministri assolutamente inadeguati, che pensa di essere il capo assoluto. Quando un segretario di partito disprezza i propri dirigenti, i propri iscritti, li sbeffeggia, li offende durante una fase critica in cui si rischia la scissione, se ne va in California a dire "voi, mentre perdete tempo, io qua sono a parlare del futuro", avrebbe dovuto preoccuparsi prima dei temi del lavoro, della scuola, di chi soffre il disagio, che sono i temi classici della mia tradizione politica di sinistra e quindi sono arrivato a questa triste conclusione. Come tutte le separazioni, anche quelle personali, anche con la fidanzata, con una moglie, è sempre una sconfitta ma non conto di essere corresponsabile di un partito che si è affidato, mani e piedi, a una persona sola, che lo porterà di sconfitta in sconfitta, per poi qualcuno pensa (e qua sono i calcoli miopi, non di interesse generale) di raccogliere i cocci. Uno serio si faceva un attimo da parte e metteva uno di garanzia che provava a rimettere tutti insieme per ragionare su cosa fare. Mi ricordo una vecchia frase di Petrolini che sul palco mentre uno dal loggione lo fischiava diceva: "Ma io non ce l'ho con te che fischi ma con quelli a fianco che non ti buttano giù". La situazione del PD è di "quelli a fianco" che per piccoli interessi gli hanno permesso di far diventare il più grande partito italiano, il partito personale, questo non è più un partito di Sinistra o di Centro Sinistra, è il partito di Renzi e io sono sempre stato una persona libera, non ho padroni, non ne ho mai avuti e non penso di rispondere a regole che sono pacchetti di tessere, firme false, indagati, una roba che mi indigna e mi imbarazza. La mia storia finisce qua in questo partito."
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