Tu sei qui: CronacaRoma, meningite scambiata per influenza provoca morte ragazza di 27 anni
Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 4 settembre 2023 19:48:36
La sanità pubblica è già nell'occhio del ciclone e nel dibattito politico per trovare le risorse che consentano alla stessa di offrire un servizio ottimale ai propri pazienti, viste le carenze di organico che spesso si registrano lungo lo Stivale e le svariate inefficienze emerse anche nelle attività ordinarie e straordinarie all'interno dei nostri ospedali.
Una - eclatante - si è registrata lo scorso gennaio a Roma dove diagnosi errate sono costate la vita ad una giovane ragazza di 27 anni, Valeria Fioravanti.
Una grave forma di meningite venne scambiata per semplice mal di testa e lombosciatalgia.
Questo emerge dalla consulenza medico-legale disposta dalla Procura nell'ambito dell'indagine che vede indagati per omicidio colposo tre medici in relazione alla morte di Valeria Fioravanti, deceduta il 10 gennaio scorso.
Secondo quanto messo nero su bianco i consulenti del pm la malattia che uccise la ragazza non venne riconosciuta, non si eseguirono gli esami specifici per tempo nonostante il quadro clinico suggerisse di verificare se la paziente fosse affetta da meningite.
Della vicenda scrive oggi il quotidiano la Repubblica.
Al policlinico Casilino, secondo quanto riporta il quotidiano, gli fu diagnosticata una cefalea causata da un movimento "incongruo" compiuto mentre si lavava i capelli.
Il secondo errore, a sette giorni di distanza, al San Giovanni Addolorata dove le venne diagnosticata una lombo sciatalgia.
Alla giovane è stata quindi prescritta una cura farmacologica a base di Toradol.
Secondo il capo di imputazione i medici sono stati "superficiali" nel trattare la paziente.
Oltre la diagnosi sbagliata, la somministrazione del potente antinfiammatorio, che ha sostanzialmente eliminato il dolore ma non ha fermato il decorso della malattia, ha reso impossibile un intervento celere per scongiurare il decesso.
Due giorni dopo l'ultima visita la situazione precipita. La ragazza si presenta di nuovo al San Giovanni. Da una tac celebrale emerge una meningite acuta in fase conclamata. Da qui la corsa contro il tempo per salvargli la vita ma il quadro clinico diventa drammatico al punto che la ragazza muore il 10 gennaio nonostante i disperati tentativi di evitare la morte.
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