Tu sei qui: Cronaca"Scrivi quando arrivi" e Booble incappa in una cocente bufala
Inserito da (admin), giovedì 16 agosto 2018 18:46:59
Col cuore a Genova di A. Toppetta (non è una lettera vera, solo una possibile storia dietro tante morti, che sia modo per riflettere) "Mi avevi pregato tanto per andare in Sardegna col tuo fidanzato. Ti avevo detto che, fosse stato per me, non ci saresti andata. Però poi ho visto il tuo sorriso mentre programmavi i tuoi itinerari di viaggio, le escursioni, le giornate al mare. Ti ho detto di sí. Dovevi tornare a casa e raccontarmi come fosse stato. Dovevi dirmi che quel ragazzo ti aveva chiesto di sposarlo sulle note di quella canzone che cantavi sempre sotto la doccia, quella che hai messo anche oggi, prima di uscire. Prima di dirmi che mi volevi bene, stringendomi in un abbraccio. Tu con la tua testa sulla mia spalla e io con le mie mani ad accarezzarti quei capelli che non pettinavi mai. "Papà sono ricci." E non era vero che "ogni riccio, un capriccio". Per ogni tuo riccio si scatenavano dieci tempeste. Però eri buona. Eri tanto buona. Eri tua madre, senza la sua paura di vivere, con tanta voglia di guardare le cose belle del mondo. Ti ho dato un bacio sulla fronte "scrivi quando arrivi, prima di prendere il traghetto". "Scrivi quando arrivi", era il mio dirti che ti volevo bene, che ero un papà preoccupato, ma felice di vederti felice a tua volta. Poi ho sentito un boato, forte. Ho pensato a cosa potesse essere stato, ho cercato risposte, poi la notizia. Il ponte crollato, le vittime, era un inferno, dicevano. Ho sperato che mi chiamassi piangendo, dicendomi: "hai visto papà, c’è stato un crollo, ma io sono stata fortunata, avevo già attraversato il ponte" Avrei puntato il dito contro i politici corrotti, la scarsa manutenzione, la noncuranza di chi aveva compiuto una tale mattanza, ma avrei ringraziato di vedere di nuovo i tuoi occhi nocciola. Ho sperato che tra quei morti non ci fossero i vostri nomi. Ho sperato di non vedervi ridotti ad una riga su un quotidiano. Vorrei sapere di chi è la colpa, chi si è portato via le tue mani affusolate o le tue magliette sempre a maniche corte. Chissà cosa hai provato. Chissà come ti stava il terrore addosso. Mai avrei pensato di poter avere cucita su di me la consapevolezza che fosse finita e che non avresti avuto più possibilità dalla vita. Niente laurea. Niente nuovi posti del mondo da fotografare, niente più "ti scrivo quando arrivo, papà". E mi chiedo come staranno gli altri genitori. Come starà chi ha perso il figlio senza una parola di cortesia. O un marito, una madre, un pezzo di cuore. Mi chiedo perché. Perché tu. E non ottengo risposte se non un disperato silenzio. Ho pianto. Ho fatto scorrere quelle lacrime che tu mi recriminavi. Mi faccio pervadere dal dolore consapevole che non ti vedrò più. Consapevole che non ti accompagnerò all’altare. Consapevole che qualcuno, magari un padre come me, ha ignorato il problema per anni e ora parla di vincoli europei, governi precedenti e altre idiozie, cercando invano qualcuno contro cui puntare il dito, mentre ha addosso l’odore di morti che continuano ad aumentare. Consapevole che non ci sarai. Mai più. Voglio che tu sappia che sono fiero di essere tuo padre. Fiero di averti avuta accanto. Fiero dei tuoi abbracci che mi hanno fatto diventare un uomo migliore. Fiero di averti accompagnata nelle tue piccole vittorie e nelle tue grandi sconfitte. Sono fiero di averti vista crescere. Con una morsa al cuore per non poterlo fare più. E mentre c’è chi dal posto caldo dietro la propria scrivania discute sui vaccini, gli immigrati, le famiglie arcobaleno, mentre l’Italia crolla a pezzi, io piango chiedendo a Dio la forza per svegliarmi domani e vivere con la tua stessa volontà. Riposa in pace figlia mia. Scrivi quando arrivi, in paradiso Scrivi quando arrivi. Per sempre tuo, papà"
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Booble News!
Scegli il tuo contributo con
rank: 10531102
Una vacanza a Napoli che si è poi rivelata un incubo: gli abusi a luglio, ora l'arresto per un barman che ha violentato una ragazza nel bagno del locale dove lavorava, con la turista inglese che aveva appena finito di consumare un drink preparatole dal suo stesso aggressore. Il barman del locale è stato...
di Norman di Lieto Secondo quanto riferito da un detenuto di 23 anni sarebbe stato pestato in cella da tre agenti della polizia penitenziaria, che gli avrebbero rotto alcune costole e lesionato la milza, tanto che i medici che poi l'hanno preso in cura, a Verona, sono stati costretti a sottoporlo ad...
di Norman di Lieto La mattanza non si ferma: ieri, in Toscana, ha perso la vita Maria Ferreira di 52 anni uccisa a coltellate in strada dal marito nel tardo pomeriggio a Fornaci di Barga; oggi, Sara Buratin, 41 anni, di Bovolenta. I carabinieri cercano il marito. Maria Ferreira aveva già apposto la prima...
Il comune in questione dove è accaduto il fatto San Nicola di Pannaconi, una frazione di Cessaniti, è stato commissariato per mafia nello scorso mese di agosto: qui, oggi, durante la Santa Messa, il sacerdote don Felice Palamara, già inseguito da minacce ed intimidazione dalla criminalità organizzata,...
La neve ha paralizzato oggi il passo del Brennero: l'autostrada è stata chiusa e si sono formate code che hanno raggiunto i 40 chilometri. Nel corso della mattinata la neve aveva superato il livello di guardia andando oltre il metro facendo scattare così per motivi di sicurezza la decisione di chiudere...