Tu sei qui: CronacaVenezia, Mose: polemica su scoppio di un cassone, 10 milioni per ripararlo, la replica del Consorzio Venezia Nuova
Inserito da (admin), martedì 1 settembre 2015 10:09:29
E' apparso ieri sul giornale on line LaVoceDiVenezia.it un articolo sullo scoppio di un cassone del Mose (il sistema di dighe per difendere Venezia dall'acqua alta) con la firma di Monica Manin. L'articolo denuncia un guasto accaduto diverso tempo fa ma di cui nessuno aveva saputo nulla. Secondo le fonti della Manin l'errata quantità o diversa qualità del calcestruzzo versato nelle basi che servivano ad ancorare il cassone al fondo marino sarebbe la causa dello scoppio avvenuto per la troppa pressione esercitata dall'interno verso l'esterno. Nell'articolo si ipotizzano anche i costi per l'intervento di ripristino, 10 milioni di euro, che si vanno idealmente a sommare allo spreco di risorse pubbliche venuto "a galla" (è il caso di dirlo) grazie alle indagini ed alle intercettazioni della magistratura. Immediata la replica del Consorzio Venezia Nuova che ieri stesso ha affidato ad un comunicato stampa ufficiale i chiarimenti del caso: Consorzio Venezia Nuova COMUNICATO STAMPA SUL CASSONE CBA-02 DELLA BARRIERA DI CHIOGGIA In relazione alle notizie stampa pubblicate oggi, l’amministrazione straordinaria del Consorzio Venezia Nuova precisa quanto segue: in fase di posa del cassone di soglia denominato CBA-02, alla barriera di Chioggia, avvenuta a ottobre 2014, si è verificato un danno consistente nel sollevamento del massetto fibrorinforzato esterno (soletta S4) e una parziale fuoriuscita del calcestruzzo di riempimento nelle celle 18a e 18b. Appena insediata, nel dicembre 2014, l’amministrazione straordinaria è intervenuta sulle aziende costituenti l’ATI Clodia Scarl, responsabili del lavoro, per la valutazione dei danni e l’avvio della soluzione per il ripristino in corso d’opera. I tecnici hanno valutato quale migliore intervento l’utilizzo di una "campana metallica", di 22 metri per 13 metri, in grado di mantenere un habitat subacqueo a pressione atmosferica, e stimato quale tempo massimo per la fine dell’intervento, iniziato nel giugno 2015, il prossimo ottobre. L’accaduto, avvenuto in fase di costruzione, non comporterà nessun ritardo sul cronoprogramma complessivo per la realizzazione delle dighe mobili del Mose e il costo dell’intervento è in ogni caso a carico delle imprese costruttrici. Si allegano alcune immagini. Per approfondimenti e dettagli costruttivi sui cassoni: https://www.mosevenezia.eu/cassoni/ GRAZIE PER L’ATTENZIONE Venezia, 31 agosto 2015 Ufficio Stampa Consorzio Venezia Nuova
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