Tu sei qui: Echi e FavilleA Salerno per abbracciare cinque generazioni di parenti. Festa per Vito Cavallo, il “re” dei taralli di Colliano che ha conquistato l’America
Inserito da (Admin), lunedì 10 luglio 2023 08:56:23
Colliano (Salerno) - "Sono emigrato oltreoceano per sfuggire alla povertà del dopoguerra e con i taralli di Colliano ho conquistato l'America e i palati degli americani. Ma oggi celebro la famiglia e l'Italia che mi ha regalato il successo", ha dichiarato Vito Cavallo, 80enne e imprenditore di successo originario di Colliano.
Con la voce piena di emozione, un sorriso sul viso, lacrime negli occhi e una collezione di vecchie foto e documenti stretti tra le mani, Vito Cavallo racconta la sua storia di immigrato italiano in America. Dopo una lunga assenza, è tornato in Italia pochi giorni fa per abbracciare cinque generazioni di parenti italiani e americani.
Nato nel 1943 a Colliano, Vito Cavallo è un imprenditore salernitano che ha conquistato l'America oltre 60 anni fa. Come operaio italoamericano, ha investito tutti i suoi risparmi nell'acquisto di un negozio di alimentari e successivamente ha aperto una panetteria, famosa in tutta l'America per la produzione di biscotti campani e taralli di Colliano. La rinomata "Gina Marie Bakery" si trova a Waterbury, nel Connecticut. "Un vero miracolo", esclama commosso l'imprenditore.
Il passato di Vito Cavallo è stato caratterizzato da povertà, sacrifici, sofferenza, ma anche amore e successo. Figlio della prima generazione di emigranti campani, è diventato il simbolo dell'eccellenza enogastronomica della Valle del Sele negli Stati Uniti. Grazie ai suoi parenti, Natalino Di Lione e Mario Cavallo, entrambi di Colliano, Vito Cavallo ha realizzato il sogno di riunire tutti i familiari italiani e americani a Colliano.
Il raduno familiare si è trasformato in una mega festa di tre giorni. Il primo incontro si è svolto presso il ristorante "La Cerza" a Colliano, seguito da un secondo evento al ristorante "La Rosa dei Venti" a San Gregorio Magno.
Alla celebrazione hanno partecipato oltre 300 parenti e amici di Vito Cavallo, provenienti dal Canada, dagli Stati Uniti, dall'Australia, dall'Argentina, dalla Calabria, dal Molise e dalla Campania, in particolare dalla città di Colliano. Cinque generazioni di discendenti degli emigranti di Colliano provenienti da cinque stati diversi si sono abbracciati. All'evento hanno partecipato sindaci calabresi e campani, tra cui il sindaco di Colliano, Gerardo Strollo. La festa è iniziata con uno spettacolo pirotecnico, seguito da una degustazione dei prodotti enogastronomici di Colliano. Vito Cavallo ha arricchito la cerimonia con magliette e cappellini con lo slogan "Cavallo, Made in Italy. Riunione di famiglia 2023", bandiere, foto d'epoca, musica tradizionale campana e gli inni nazionali americano e italiano. Gli invitati hanno persino indossato abiti tradizionali salernitani del passato. Tuttavia, il momento clou dell'evento sono stati i cesti di vimini fatti a mano, contenenti i taralli con lo zucchero di Colliano.
Nato nel 1943 a Colliano, durante gli anni bui della storia europea, Vito Cavallo e i suoi sei fratelli e sorelle hanno vissuto la povertà e i sacrifici durante la loro infanzia. Sin da giovane, dopo alcuni anni di scuola elementare, Vito ha iniziato a lavorare come contadino nei campi e come pastore in montagna. "Mio padre, un soldato italiano che combatteva nella guerra in Africa, tornava in licenza a Colliano e mia madre partoriva un figlio ogni volta", racconta sorridendo. "La nostra madre lavorava nei campi di montagna e, essendo povera, ci allevava con un pezzo di pane e un po' di latte dell'asina che usavamo per gli spostamenti. Poi è arrivata l'istruzione. Ho iniziato a frequentare la scuola elementare, ma l'insegnante mi ha sospeso perché non sapevo scrivere bene. Così mio padre mi ha mandato ad allevare maiali con mio nonno e successivamente a prendere cura di un gregge di 200 pecore che allevavamo in alta montagna", spiega Vito.
Il punto di svolta è arrivato negli anni '50 quando suo padre ha deciso di raggiungere i parenti negli Stati Uniti dopo la guerra. Nel 1958, Vito ha seguito suo padre e per la prima volta ha visto una tavola piena di cibo per la colazione che non aveva mai visto in Italia. Prima erano poveri e condividevano quello poco che avevano, ma in America potevano scegliere tra una varietà di cibi per la colazione. In America, Vito ha completato la scuola elementare e ha iniziato a lavorare come macellaio, operaio in una fabbrica di pneumatici per auto, panettiere, pizzaiolo e infine, con i risparmi accumulati, ha acquistato supermercati che vendevano esclusivamente prodotti italiani. Durante questo periodo, Vito ha avuto l'idea di regalare ai suoi clienti i taralli di Colliano. L'idea è stata un enorme successo. I taralli fatti da sua madre sono diventati molto popolari e ha iniziato a venderli nel suo negozio. Gli americani erano entusiasti di quei gustosi biscotti salati di Colliano e incuriositi dalla sua città natale. Successivamente, Vito ha incontrato e sposato Concetta, una donna italoamericana. Hanno avuto cinque figli insieme. "È stata una storia d'amore intensa", ricorda
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