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Politica

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Dossier su politici e manager, Crosetto: "L'idea che qualcuno possa costruire dossier su un politico è inaccettabile"

Una vicenda inquietante che vede protagonista il ministro della Difesa che aveva fatto partire le indagini nell'ottobre del 2022 con una denuncia, dopo la pubblicazione su alcuni giornali di notizie riservate relative alla sua precedente attività professionale

Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 4 agosto 2023 22:14:20

di Norman di Lieto

Uno scenario inquietante: pezzi dello Stato che si scontrano, rischiando seriamente il cortocircuito.

È quanto accaduto a Guido Crosetto, ministro della Difesa che ha fatto partire l'indagine attraverso una denuncia nello scorso ottobre quando la pubblicazione su alcuni giornali di notizie riservate, relative alla sua precedente attività professionale, ha così 'messo in moto la macchina'.

In una lettera al Corriere della Sera, Crosetto si è detto "orgoglioso" di avere dato la possibilità alla magistratura "di fare piena luce sul rischio che soggetti che dovrebbero garantire la normale vita democratica la mettano in pericolo".

Ha quindi parlato di "vicenda oscura ai danni di un ministro e di un politico, che, se colpito con dossier costruiti ad arte, avrebbe potuto mettere in crisi la nascita dell'intero governo Meloni, fin dal suo esordio".

Ora, 'alzato il coperchio', occorre capire quanti degli accessi alle banche dati, presunti illegali, si siano trasformati in veri e propri dossier su politici, manager e vip: è questo l'obiettivo al quale punta ora l'indagine della procura di Perugia nella quale è indagato un ufficiale della Guardia di Finanza, che all'epoca dei fatti contestati faceva parte del gruppo di lavoro deputato allo sviluppo delle Segnalazioni di operazioni sospette presso la procura nazionale antimafia e ora trasferito ad altro reparto.

Un flusso che stanno ricostruendo i magistrati guidati dal procuratore Raffaele Cantone.

Gli accessi alle banche dati sono stati numerosi, probabilmente centinaia, ma gli inquirenti intendono ora capire quante di quelle informazioni siano state utilizzate per fini non istituzionali e chi ne abbia fatto uso: e ancora, c'è un mandante, o più mandanti?

Risulta poco credibile che il finanziere agisse in maniera autonoma senza sentire i vertici: inoltre, occorre anche comprendere come ci si possa davvero trovare davanti ad una vera e propria attività di dossieraggio.

L'uomo della Guardia di Finanza ha rivendicato - però - la correttezza del proprio operato sostenendo di essersi attenuto al protocollo previsto nell'ufficio nel quale lavorava.

Guido Crosetto ha dichiarato:

"Certo, sono particolarmente orgoglioso di aver promosso, da uomo delle istituzioni, la denuncia di fatti che mi sembravano sospetti, dando così la possibilità, ieri alla Procura di Roma e, oggi, alla Procura di Perugia, di fare piena luce sul rischio che soggetti che dovrebbero garantire la normale vita democratica la mettano in pericolo. Sono certo che Perugia procederà spedita a mia tutela, la parte offesa, e del nostro sistema democratico. Potrei finire qui, limitarmi a fare la vittima, ma non è giusto. In primis perché si tratta di notizie relative a un'inchiesta in corso e trovo molto grave vederle pubblicate sui giornali. Lo voglio dire proprio perché, questa volta, la pubblicazione non avviene per far male o attaccare un esponente politico ma, al contrario, per parlare di un fatto gravissimo a suo danno, e lo dico da parte lesa".

Poi il ministro della Difesa si chiede ancora:

"Chi fa uscire le fughe di notizie di indagini coperte dal segreto, con quali logiche, quali obiettivi? Li usa a vantaggio di un singolo o per un gruppo? Gratuitamente o per lucro?

Pubblici ufficiali, pagati dai contribuenti, diffondono indagini costruite ad arte, per infangare o procurare effetti e danni politici?

Ho lasciato per ultima la domanda più grave: perché colpire anche la Dna, il più alto baluardo morale contro la criminalità organizzata?

L'idea che qualcuno abbia potuto o possa costruire dossier su Crosetto come su Conte, su Renzi come su Meloni, su Gentiloni come su Salvini, non può essere accettata. Non si tratta di un grave fatto che oggi tocca me e che dovrebbe inquietare tutti, ma delle regole della democrazia", conclude.

La palla passa alla procura di Perugia che ora è impegnata a ricostruire il percorso delle informazioni prelevate con numerosi accessi "non leciti" a diverse banche dati: sono presumibilmente centinaia di persone alle quali il finanziere si sarebbe interessato.

Il mistero continua.

 

Fonte foto: pagina Facebook Guido Crosetto e

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