Tu sei qui: PoliticaGuerra in Ucraina, Erdogan vedrà Putin
Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 7 agosto 2023 20:59:26
di Norman di Lieto
Dopo il summit a Gedda per parlare di guerra in Ucraina senza la Russia ma con la presenza della Cina, sembra farsi strada la via per la pace o, almeno, un tentativo diplomatico di trovare una soluzione diversa da quella tracciata dal conflitto tra Kiev e Mosca.
Il presidente Erdogan proporrà una ripresa dei colloqui di pace per raggiungere un cessate il fuoco anticipato.
Ma l'indiscrezione basta a far ribadire a Kiev che per il governo di Zelensky non esiste alcun compromesso fatto di tregue immediate e negoziati che diano alla Russia il tempo di restare in Ucraina.
"L'unica 'base per i negoziati' è quella della Formula di pace del presidente Zelensky", ha assicurato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, secondo cui solo il ritiro delle truppe russe al confine del 1991 resta un'opzione valida.
Nel frattempo sembra mostrare qualche incertezza persino la monolitica alleanza di Mosca con la Cina, intaccata già dalla partecipazione di Pechino al vertice di pace di Gedda.
Un summit, secondo il ministero degli Esteri cinese, i cui colloqui hanno contribuito a "consolidare il consenso internazionale sulla soluzione della crisi ucraina", e dove l'inviato speciale cinese per gli Affari eurasiatici, Li Hui, "ha avuto ampi contatti e comunicazioni con tutte le parti sulla soluzione politica della crisi".
Mosca non ci sta e fa sapere che colloqui senza la sua presenza per parlare del conflitto in Ucraina non hanno alcun valore:
"Non hanno avuto senso", vista l'assenza della Russia, i colloqui sulla crisi in Ucraina che si sono tenuti aGedda, in Arabia Saudita, lo scorso fine settimana.
Lo ha affermato il rappresentante permanente della Federazione Russa presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov, citato dall'agenzia Tass.
"Questo incontro non ha avuto nulla a che fare con gli sforzi di pace.
La Russia non è stata invitata", ha scritto Ulyanov su Twitter.
"Purtroppo la vera politica nelle relazioni internazionali viene sostituita da attività di pubbliche relazioni e propaganda", ha aggiunto.
La partecipazione della Cina all'incontro in Arabia Saudita non evidenzia di certo una inversione di rotta, ma secondo alcuni osservatori ha segnalato possibili cambiamenti nell'approccio di Pechino sulla vicenda.
E dopo Gedda, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha confermato in una telefonata con l'omologo russo Sergei Lavrov che "Pechino intende mantenere una posizione indipendente e imparziale" sulla guerra, con una "voce obiettiva e razionale" per promuovere "attivamente colloqui di pace".
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