Tu sei qui: PoliticaI nostri giovani affascinati dai nuovi media e dal potere politico?
Inserito da (admin), venerdì 25 novembre 2016 06:18:22
Se Andy Warhol, tra i più influenti artisti del secolo scorso, ha teorizzato che nel futuro tutti sarebbero stati famosi per 15 minuti, nessuno avrebbe mai immaginato quale potere avrebbero acquisito i personaggi pubblici grazie ai social media. Sembra ieri infatti che le lotte sociali partivano proprio dalla scuola, soprattutto quelle superiori, dove le idee degli studenti facilmente si scontravano, a volte nel senso più ravvicinato e meno figurati possibile, con quelle di insegnanti e soprattutto di personaggi politici. Gli scioperi, non pensiamo solo a quelli del 68, erano l'arma di disobbedienza. Interi istituti si riversavano nelle strade delle città italiane per contestare scelte ritenute impopolari o dannose per il futuro della società. Quello a cui invece assistiamo oggi è che negli occhi dei più giovani non c'è rassegnazione ma nemmeno la capacità di comprendere, ed in questo la scuola riteniamo stia fallendo, gli avvenimenti politici locali e nazionali. Ieri il Premier, Matteo Renzi, con una delegazione, insieme anche al Ministro Giannini, ha visitato la Neruda, un istituto nella periferia di Roma, per firmare i nuovi 530 milioni di euro per l' edilizia scolastica. Utilizzare bambini sorridenti per dare l'idea che tutto vada bene è legittimo, la politica fa il suo mestiere, mentre al contrario vedere siparietti imbarazzanti, invece che una sana e "buona contestazione", da parte di ragazzi più grandi un po' lascia perplessi. L'idea è che si preferisca apparire sui post della pagina del Primo Ministro per intascare anticipatamente i propri 15 minuti si notorietà salvo poi accorgersi, speriamo di sbagliarci, che il costo di quei 15 minuti sarà pagato, nel futuro, con la peggiore valuta: in incertezze e precarietà.
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