Tu sei qui: PoliticaIran, la protesta continua e il regime appare in difficoltà
Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 7 dicembre 2022 20:25:18
L'eliminazione della polizia morale era stata la notizia - forse una delle poche - arrivate da Teheran che avevano fatto sperare in una sorta di cambiamento anche sotto la spinta dei giovani e delle donne, invece non è ancora così, ma qualcosa sembra muoversi ed aprire - finalmente - una breccia.
Intanto: lacrimogeni contro i dimostranti che marciano nel centro di Teheran e altre città, spari contro le case di chi grida slogan dalle finestre, pesanti limitazioni all'uso di internet e manifestazioni continuamente represse anche nelle università.
Dopo quasi tre mesi, la protesta continua e arriva anche il sostegno alla piazza anche da parte delle istituzioni: dalla sorella della Guida suprema Ali Khamenei e dopo che ieri l'ex presidente Mohammad Khatami aveva chiesto che venissero ascoltate le richieste dei manifestanti.
"I nostri servizi continueranno ad essere offerti a tutti i cittadini", ha messo in chiaro il direttore della Banca centrale dell'Iran Ali Saleh-Abadi, definendo "falsità" l'annuncio di un deputato che aveva proposto il blocco dei conti bancari per le donne che trasgrediscono alla legge sull'uso del velo obbligatorio.
Badri Hosseini Khamenei, sorella del leader Ali al potere dal 1989, ha detto invece che se non fosse anziana sarebbe scesa in strada con i manifestanti, dichiarando la sua opposizione al "califfato dispotico" del fratello che dirige un "sistema criminale".
La lettera aperta è stata pubblicata oggi dopo che nelle scorse settimane sua figlia Farideh era stata arrestata per aver sostenuto le dimostrazioni.
"Spero di vedere la vittoria del popolo e il rovesciamento di questa tirannia", ha scritto Badri Khamenei invitando le Guardie della rivoluzione ad "abbandonare le armi il prima possibile e ad unirsi al popolo prima che sia troppo tardi".
Eppur, (qualcosa) si muove.
Fonte foto: Commons Wikimedia e Foto diShima AbedinzadedaPixabay
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