Tu sei qui: PoliticaIsraele, Nazioni Unite: "Niente atti di guerra contro strutture sanitarie"
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 12 novembre 2023 15:28:32
"Niente giustifica atti di guerra contro strutture sanitarie": lo ha dichiarato il responsabile degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite, Martin Griffiths.
Che prosegue:
"Non può esserci alcune giustificazione per atti di guerra in strutture sanitarie, lasciando queste ultime senza elettricità, cibo o acqua e sparando a pazienti e civili che cercano di fuggire. E' immorale, disdicevole e deve terminare. Gli ospedali devono essere posti di grande tutela e coloro che ne hanno bisogno devono potersi fidare di essi come luoghi protetti e non di guerra", ha dichiarato Griffiths, citato dal Guardian.
Continua lo scontro tra Onu e Israele che ha di fatto reso i rapporti bilaterali sempre più tesi, se non addirittura congelati almeno da parte di Tel-Aviv dopo le dichiarazioni di Guterres, segretario generale alle Nazioni Unite.
Onu che ha voluto sottolineare come anche gli operatori umanitari rischino ogni giorno la vita a Gaza, chiedendo di fermare anche questa carneficina.
Operatori umanitari che restano fermi, al loro posto, anche sotto le bombe. Disposti a morire pur di aiutare chi è in difficoltà.
Un'eventualità tragicamente reale nella Striscia di Gaza, dove dall'inizio dell'assedio israeliano hanno perso la vita oltre 100 dipendenti dell'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.
Quasi tre decessi al giorno dal 7 ottobre: una "carneficina" che "deve semplicemente finire", ha scritto il commissario generale dell'Unrwa, Phillipe Lazzarini, in un editoriale sul Washington Post.
Intanto anche gli ospedali della Striscia sono al collasso, molti hanno già chiuso con il personale che è costretto a lavorare con un numero di pazienti centinaia di volte oltre il normale, spesso al buio o quando si è più fortunati alla luce di uno smartphone visto che manca anche l'elettricità.
Sotto le strutture sanitarie secondo Israele si nascondono i rifugi di Hamas, per questo verrebbero prese di mira.
Senza corrente, senz'acqua, senza forniture mediche e con la vita di decine di feriti e neonati a rischio.
Nella catastrofe che sta travolgendo gli ospedali di Gaza City, stretti nella morsa dei combattimenti tra l'esercito israeliano e i miliziani di Hamas, Israele ha annunciato che faciliterà l'evacuazione dei bebè dallo Shifa, la struttura più grande della Striscia ormai al collasso.
"Lo staff ha chiesto aiuto. Domani - ha annunciato in serata il portavoce militare Daniel Hagari - aiuteremo i bambini del reparto pediatrico a raggiungere un ospedale più sicuro e forniremo l'assistenza necessaria".
Israele continua intanto ad eliminare tunnel e strutture dei miliziani, rafforzando la sua posizione nel nord, dove "Hamas ha ormai perso il controllo".
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