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L’ordigno era stato posizionato la scorsa notte di fronte ad uno degli ingressi laterali del centro di accoglienza di Dorgali, in provincia di Nuoro. Rainews riferisce che a pochi metri dal luogo della detonazione dormivano 64 migranti ospiti e i due operatori che gestiscono il centro, fortunatamente nessuno è morto e due nigeriani sono stati feriti lievemente, ma l’ingresso ed un’ala dell’edificio sono stati completamente distrutti. Gli artificieri riferiscono che l’ordigno fatto esplodere era di buona fattura artigianale e pieno di esplosivo da cava; la deflagrazione è avvenuta intorno alle 2:30 del mattino e l’onda d’urto generata dalla potente esplosione avrebbe potuto investire le persone che dormivano vicino alla porta su cui era stata piazzata la bomba. I Carabinieri hanno dato il via alle indagini sull’accaduto ma gli indizi sono pochi e la struttura non è dotata di videocamere di sorveglianza. L’intero paese è sorpreso da questo avvenimento, riferisce l’Avvenire, fino ad ora non vi erano tensioni o manifestazioni di scontento nel paese e la Sindaca stessa, basita, ha espresso la sua opinione sull’accaduto: "Sono sconcertata, è una notizia per me inaspettata, anche perché il paese ha reagito benissimo all'arrivo dei ragazzi e si è prodigato in varie attività di inclusione". Intanto il parroco della chiesa di Santa Caterina D’Alessandria, don Michele Casula, ha postato su Facebook una foto che lo ritrae con gli ospiti del centro insieme ad una citazione di Charles De Foucauld, il religioso francese dichiarato beato nel 2005: "Se tu credi che ciò che riunisce gli uomini è più importante di ciò che li divide, Se per te lo straniero che incontri è un fratello, Se tu dividi il tuo pane e sai aggiungere ad esso un pezzo del tuo cuore, allora… La pace verrà". Don Michele ha poi continuato esprimendo il suo pensiero: "Forse per tutti noi questo fatto è una occasione per donare agli altri parole 'buone' e mettere da parte sentimenti e parole che certamente non aiutano a crescere… ma specialmente non aiutano i più giovani: facciamo un piccolo sforzo e lavoriamo per questo!".