Tu sei qui: PoliticaRegeni, Tajani: "Per avere verità occorre dialogo"
Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 25 gennaio 2023 20:06:01
di Norman di Lieto
Si prova a tessere ancora la tela con l'Egitto per arrivare ad una soluzione sul caso Regeni.
Oggi c'è stato alla Camera il question time alla Camera - proprio sul caso dello studente friulano torturato ed ucciso proprio in Egitto, sette anni fa - con il ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha risposto in aula:
"Il presidente Al Sisi ha assicurato che l'Egitto farà di tutto per eliminare gli ostacoli che rimangono e che rendono difficile il dialogo con l'Italia. Lo stesso mi ha ribadito il ministro degli Esteri Shoukry, con lui avevo già affrontato l'argomento nel corso dei dialoghi mediterranei di dicembre. Ho intravisto una disponibilità diversa rispetto agli anni passati da parte egiziana, anche se il processo in Italia attraversa una fase di stallo. Ciò non esclude, anzi richiede di monitorare attentamente quanto l'Egitto farà in futuro su una vicenda che ci sta profondamente a cuore.
Occorre punire chi ha torturato e ucciso un giovane italiano impegnato a studiare in Egitto. Per raggiungere quest'obiettivo non possiamo pero' prescindere dall'intrattenere con le autorità egiziane un dialogo diverso da quello giudiziario", ha dichiarato il ministro degli Esteri.
"Siamo convinti - ha affermato - che con il Cairo sia opportuno mantenere canali di comunicazione e collaborazione come fanno tutti i nostri principali alleati.
Questa considerazione del ruolo internazionale dell'Egitto non fara' certo venir meno l'impegno corale di tutto il Governo nel continuare ad esigere la verita' sulla barbara uccisione di Giulio Regeni.
Anche il candidato alla segreteria del Pd Stefano Bonaccini oggi a Udine si è espresso sulla mancata verità sul caso Regeni:
"Quella di Giulio Regeni è una vicenda che fa accapponare la pelle, e in questa regione lo si sente ancora di più che da altre parti: una vicenda incredibile, e finché non avremo giustizia e verità non potremo essere tranquilli, se non altro con la nostra coscienza".
"Nella mia regione - ha aggiunto Bonaccini - sono esposti ovunque sugli edifici pubblici gli striscioni che chiedono verità e giustizia. Bisogna che non dimentichiamo - ha concluso - perché coltivare la memoria ha un valore a prescindere, ma coltivarla quando non è stata data giustizia e verità è un dovere morale prima ancora che politico".
Fonte foto: Commons Wikimedia
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