Tu sei qui: PoliticaRussia, Putin su morte Prigozhin: "Nessun impatto, morte causata da droga e alcol"
Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 6 ottobre 2023 21:55:54
La versione di Putin.
Potremmo chiamarla così quella andata in scena oggi dove il presidente russo dichiara come la morte dell'ex amico e sodale, Prigozhin non è stata causata da un impatto esterno sul volo che trasportava lui e i suoi compagni commilitoni della Wagner, bensì un insieme di ingredienti non proprio salutari a detta del numero 1 moscovita.
Alcol, droghe e giocavano con le granate queste le concause che avrebbero portato i militari ad autosabotarsi da soli, a detta di Putin.
Gli Usa, dal canto loro, queste dichiarazioni le cassano come 'bizzarra'.
È il think tank americano che monitora il conflitto in Ucraina, l'Institute for the Study of War a catalogare così l'uscita di Putin.
Secondo cui l'obiettivo del Cremlino sarebbe quello di "deviare dalle sue responsabilità" e "disonorare ulteriormente" l'oligarca "tra i suoi restanti sostenitori".
Lo scorso 23 agosto si consumava la drammatica uscita di scena del controverso capo della Wagner, che aveva osato sfidare l'autorità del Cremlino con una marcia sulla capitale alla testa dei suoi pretoriani, in un apparente tentativo di ammutinamento.
Da qui, anche il tentativo di screditare ulteriormente - anche da morto - la figura del nemico giurato Prigozhin.
Durante una riunione del Valdai International Discussion Club, Putin ha stigmatizzato il comportamento dei medici legali che non hanno fatto i test per l'alcol e le droghe ai cadaveri di Prigozhin e dei comandanti morti nello schianto del jet su cui viaggiavano.
Il presidente russo ha negato di aver fatto abbattere il jet del suo ex amico, rilanciando invece la tesi dell'incidente.
Sulla base di due elementi: "Non c'è stato alcun impatto esterno" sul velivolo e nei corpi dei mercenari "sono stati trovati frammenti di bombe a mano".
Putin poi ieri aveva attaccato la Nato e comunicato come:
"Abbiamo condotto con successo l'ultimo test del missile da crociera Burevestnik a propulsione nucleare capace di raggiungere qualsiasi angolo del pianeta".
Vladimir Putin, al tempo stesso - per fortuna verrebbe da dire - ha voluto parlare di pace, "una pace globale duratura" che, secondo lui "si stabilirà solo quando tutti si sentiranno al sicuro" e cesserà "l'arroganza dell'Occidente" che, ha ricordato, è arrivato anche a respingere la sua proposta di far aderire Mosca alla Nato.
Intervenendo in una sessione plenaria del Valdai Discussion Club a Sochi, un think tank e forum di discussione russo, il leader del Cremlino ha sostenuto di sentirsi "essenzialmente" investito della missione di "costruire un nuovo mondo", ma c'è da tener conto del fatto che "l'Occidente ha sempre bisogno di un nemico", e che l'Europa "si sta isolando da noi e sta creando una nuova cortina di ferro. Non siamo noi a chiudere la porta, è l'Europa a farlo" la chiosa del presidente russo.
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