Tu sei qui: PoliticaSuperbonus, Governo apre a confronto. Ciriani, FdI: "Abbiamo dovuto scegliere, non si poteva rinviare"
Inserito da (Redazione Nazionale), sabato 18 febbraio 2023 20:27:52
Il 'decreto del venerdì' infiamma questo week end in attesa che il governo convochi le diverse parti in causa nella querelle infinita legata al Superbonus:
l'esecutivo apre al confronto, convocando tutte le sigle del mondo dell'edilizia e le banche, le modifiche al decreto creano ulteriori attriti anche nella stessa maggioranza.
Fratelli d'Italia difende le scelte fatte:
"Molti hanno passato il cerino a quelli che venivano dopo, il governo Meloni ha dovuto scegliere, non si poteva rinviare", porta la croce il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, Fdi. "Alcune modifiche si potranno fare - apre - ma il problema è gigantesco, non poteva essere accantonato. I conti pubblici sono minacciati da una voragine di 110 miliardi di debito generati dalsuperbonus. Questa è una questione dolorosa che andava affrontata".
Intanto il sottosegretario Mantovano ha convocato alle 17,15 i presidenti dell'Ance Brancaccio, di Confindustria Bonomi, di Confedilizia Spaziani Testa, di Confapi Camisa, dell'alleanza delle Cooperative Italiane Gardini, di Cna Costantini e di Confartigianato Granelli. Poco prima, alle 16,30, nella sede del governo arriveranno i vertici di Abi, Cdp e Sace. Per il governo insieme a Mantovano ci saranno il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, quello delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, quello dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, il viceministro all'Economia Maurizio Leo, oltre al direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini.
Il M5s - dal canto suo - respinge al mittente ogni accusa:
"Chiamiamo le cose con il loro nome: è un decreto vergogna. Il Governo e la presidente del Consiglio hanno voltato le spalle a tutti gli italiani: l'ennesima figuraccia di chi non ha ancora capito che governare e fare campagna elettorale sono due cose distinte" avrebbe detto, il leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, durante una riunione via zoom con i parlamentari pentastellati.
Sempre dal Movimento 5 Stelle arriva l'attacco - con un post su Facebook - della deputata 5S, Chiara Appendino:
"Il Governo sa di avere la coscienza sporca sul Superbonus, altrimenti non avrebbe agito all'improvviso, di nascosto e un minuto dopo le elezioni regionali. Eliminando la cessione dei crediti fiscali ha colpito al cuore una misura che ha creato oltre 900mila posti di lavoro, permesso alle famiglie che ne hanno usufruito di risparmiare in media 500 sulle bollette, evitato l'emissione di quasi 1 milione di tonnellate di CO2 e - secondo diversi studi - avuto un effetto moltiplicatore degli investimenti che va dal doppio al triplo della spesa. Con questa ennesima giravolta la Presidente Meloni, che in campagna elettorale chiedeva a gran voce lo sblocco dei crediti d'imposta incagliati, ha tradito i cittadini e messo a rischio 25mila imprese e 130mila lavoratori. Dovrebbe avere il coraggio di spiegarlo guardandoli negli occhi".
E mentre la politica litiga, molti cittadini che hanno aderito al Superbonus, osservano preoccupati l'evolversi della situazione.
Fonte foto: Foto diHands off my tags! Michael GaidadaPixabay e Foto diHands off my tags! Michael GaidadaPixabay
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