Tu sei qui: SportTennis, tutti pazzi per Sinner campione anche di sportività
Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 17 novembre 2023 23:16:11
di Norman di Lieto
C'è nel mondo del tennis un ragazzo altoatesino che sta facendo innamorare gli italiani, gli appassionati di questo sport attendevano una figura come la sua da molto tempo, altri invece si sono avvicinati al mondo delle racchette anche grazie a lui.
Ma facciamo un passo indietro quando nel torneo di Parigi Bercy, Sinner ha deciso di andarsene per una questione di principio e di rispetto: troppo poco il tempo che gli era stato concesso per il riposo tra una partita e un'altra.
Se ne era andato spiegando, semplicemente e in maniera ferma le proprie ragioni, senza incassare la solidarietà dei suoi colleghi; eppure un punto lo aveva messo a segno: in qualsiasi sport, il giocatore va tutelato e non solamente sfruttato per ragioni di ‘business'.
Arrivati a Torino, con la città in delirio per le Nitto Atp Finals ha regalato una serata indimenticabile martedì scorso quando ha battuto in 3 combattutissimi set il numero 1 al mondo, Novak Djokovic (e chi scrive, ne è un grande tifoso).
E dopo averlo fatto, è tornato in campo per affrontare il giovane danese, Rune.
Quella sera, entrando in campo, sapeva che dopo che Djokovic nel pomeriggio pur vincendo contro l'ungherese Hurkacz - sostituito di Tsitsipas - rischiava l'eliminazione: se Sinner avesse perso contro Rune, l'italiano sarebbe comunque approdato alle semifinali, eliminando proprio Djokovic.
Pensateci: entrare in campo sapendo di essere già qualificato per le semifinali e, pur perdendo, non rischiare nulla, anzi. E avere un plus: ‘far fuori' dai giochi Djokovic.
Per lo spirito vero che anima lo sport la partita disputata da Sinner è stata esemplare ma solo perché in un mondo, compreso quello sportivo, dove spesso si trova del ‘marcio', vedere un giocatore scendere in campo per vincere come ha fatto Sinner è musica per le orecchie di tutti gli amanti dello sport nel senso più nobile e pulito del termine.
Sinner ci ha insegnato a giocare tutte le partite, senza fare calcoli e provare a vincere. Sempre.
Anche a costo di doversi ritrovare davanti - ancora una volta - quel ‘mostro sacro' di Djokovic.
Il campione è così: non accetta scorciatoie e non ha paura nell'affrontare due volte l'avversario più temibile: fosse anche il numero 1 al mondo.
Sinner non voleva eliminare Djokovic in un modo tanto vigliacco, tanto vale riprovarci, sfidandolo ancora una volta.
E che vinca il migliore.
Grazie Sinner per la lezione.
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