Tu sei qui: Storia e StorieRacconti dalla Costa d'Amalfi: Un Natale indimenticabile
Inserito da (admin), sabato 24 dicembre 2016 09:08:40
di Sigismondo Nastri (www.mondosigi.com) Francesco era un bravo, molto stimato. Alessandra, una maestra elementare scrupolosa e attenta, apprezzata dai superiori, dai colleghi e, in modo particolare, dai genitori dei suoi piccoli allievi. Sposati da oltre dieci anni, non avevano figli e, come attestato da una serie di esami clinici, ai quali si erano sottoposti, non ne avrebbero avuti neppure in seguito. Se lui si era rassegnato, lei sentiva in modo traumatico, tanto da soffrirne nel fisico... e nel morale, il bisogno di maternità. Più di una volta Alessandra aveva manifestato il desiderio di adottare un bimbo, ipotesi sempre rifiutata da Francesco, anche a costo di creare piccole crisi nel loro rapporto. In prossimità del Natale, tuttavia, egli accolse il suggerimento del parroco, don Lorenzo: "Perché non vi recate a far visita all’orfanotrofio? – gli aveva detto. – Lì ci sono tanti minori abbandonati. Donate loro un sorriso, una tenerezza, ne trarrete motivo di conforto". La mattina del 24 dicembre Francesco e Alessandra andarono in giro per i negozi e acquistarono dolciumi e giocattoli. Nel pomeriggio, mentre l’atmosfera della festa diveniva più intensa, con l'accensione delle luminarie e il suono delle zampogne, fermarono l’auto davanti all’orfanotrofio e bussarono, con una certa apprensione. Furono accolti dalla superiora, che intanto era stata avvertita da don Lorenzo. I bambini, radunati nel salone, salutarono gli ospiti con la vivacità di cui erano capaci. Ognuno ebbe il proprio regalo e tutti rimasero contenti. Nel momento in cui la coppia, visibilmente commossa, si accingeva a prendere congedo, ecco che Luigino, quattro anni d'età, corse incontro a Francesco, gli si aggrappò a un braccio e chiese: "Tu sei mio padre, è vero? Dimmelo, dimmelo che sei il mio papà!". Egli non rispose. Ebbe un gesto di stizza, ma in quello stesso istante avvertì che un brivido gli attraversava la pelle. Intervenne la moglie: "Caro, vogliamo far trascorrere a questo bimbo il Natale con noi? Sempre che la superiora non trovi niente in contrario. Poi domani, o al massimo dopodomani, lo ricondurremo qui". Francesco assentì con un leggero movimento della testa, la superiora si dichiarò d’accordo. Portarono Luigino nella loro bella casa e di là non andò più via. I giorni di festa trascorsero veloci e, all'indomani del Capodanno, ci si diede da fare per la pratica di adozione. Per Francesco e Alessandra quello fu un Natale meraviglioso. Indimenticabile.
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