Tu sei qui: AttualitàIran, proteste a un anno dalla morte di Mahsa Amini
Inserito da (Redazione Nazionale), sabato 16 settembre 2023 21:28:20
Una celebrazione, ma soprattutto una manifestazione coraggiosa a un anno dalla morte di Mahsa Amini con il regime di Teheran che ha usato - tanto per cambiare - il pugno di ferro con colpi di arma da fuoco contro i manifestanti, arresti a tappeto, hijab bruciati, slogan contro gli ayatollah e negozi in sciopero.
Il grande coraggio dei manifestanti, civile e politico, per ricordare l'anniversario della morte della ventenne curda simbolo delle proteste e che un anno fa perse la vita mentre era sotto la custodia dalla polizia morale perché passeggiava per le strade di Teheran non coprendosi correttamente il capo con il velo, obbligatorio nella Repubblica islamica fin dalla sua fondazione.
Il coraggio di chi cerca di piegare un regime che continua a non mollare la presa di chi prova a cambiare le cose, anche a costo della propria vita.
Il padre di Mahsa, Amjad, è stato detenuto per qualche ora dalle forze di sicurezza che successivamente lo hanno condotto agli arresti domiciliari, assieme al resto della famiglia a cui nei giorni scorsi era stato intimato di non rilasciare dichiarazioni e di non tenere commemorazioni per la figlia.
E nel giorno del ricordo di Mahsa, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha scelto di visitare le famiglie di alcuni agenti delle forze di sicurezza rimasti uccisi nelle proteste esplose un anno fa, dopo la morte della ragazza.
Proteste che andarono avanti per mesi, provocando in tutto la morte di almeno 530 persone, tra cui 70 minorenni, e di almeno 68 membri delle forze dell'ordine. Oltre 20mila furono le persone arrestate: sette manifestanti furono condannati a morte e impiccati.
Il regime ha intanto promesso una risposta agli Stati Uniti, alla Gran Bretagna e all'Unione europea a causa di nuove sanzioni imposte ieri per le violazioni dei diritti umani e la sanguinosa repressione di quelle proteste. "Non lasceremo queste azioni senza una risposta", ha tuonato il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian.
Al grido di "donna, vita, libertà" anche a Milano nel pomeriggio si è svolta una manifestazione a un anno dall'uccisione di Mahsa Amini inIran- simbolo internazionale della violenza di una dittatura teocratica - per aver indossato l'hijab in maniera ritenuta sbagliata e per le percosse subite dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale.
Il corteo è partito da Porta Venezia verso il centro della città lungo piazza San Babila, piazza della Scala e piazza Duomo. Su cartelli e striscioni le scritte "No alla dittatura" e "Col nostro sangue abbiamo scritto la libertà dell'Iran".
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