Tu sei qui: Fashion StyleFurto per fame in un supermercato: il giudice condanna tutti. Il post virale è probabilmente fake ma nasconde una verità
Inserito da (admin), martedì 8 giugno 2021 08:30:33
E' diventato immediatamente virale un post che racconta una breve storia in cui un giudice negli Stati Uniti avrebbe assolto un giovane ladro, costretto a rubare per fame. Questo il testo integrale del post di cui però non abbiamo trovato nessun riscontro nella realtà: "Il verdetto che il giudice ha dato al ladro Un quindicenne è stato sorpreso a rubare in un negozio in America. Nel tentativo di sfuggire all'assicurazione, il ragazzo ha rotto uno scaffale della spesa. Dopo che il giudice ha ascoltato il caso, ha chiesto al ragazzo: ′′ Hai davvero rubato qualcosa? Hai rubato pane e formaggio e distrutto lo scaffale? ′′ Il ragazzo, a testa bassa, guardando la cima delle scarpe, rispose: ′′ Sì." Giudice: ′′ Perché hai rubato?" Ragazzo: ′′ Avevo bisogno." Giudice: ′′ Non potresti comprarlo, non rubarlo?" Ragazzo: ′′ Non avevo soldi per comprarlo." Giudice: ′′ Avresti potuto chiedere soldi alla tua famiglia." Ragazzo: ′′ Ho solo una madre a casa. Mia madre è malata e senza lavoro. Le ho rubato pane e formaggio. ′′ Giudice: ′′ Non fai niente, non hai un lavoro?" Ragazzo: ′′ Ho lavorato nel lavaggio auto. Ho preso un giorno libero per servire mia madre ed è per questo che sono stato licenziato. ′′ Giudice: ′′ Non hai chiesto alcun aiuto?" Ragazzo: ′′ Quando sono uscito di casa, mi sono rivolto ad almeno cinquanta indirizzi in cerca di qualsiasi lavoro, ma senza successo. Finalmente ho deciso di fare questo passo. ′′ Dopo la fine della conversazione con il ragazzo, il giudice ha annunciato il suo verdetto, dicendo: ′′ Rubare, soprattutto rubare il pane, è un crimine molto vergognoso. Ed eccoci tutti responsabili di questo crimine. Tutti presenti oggi in quest'aula e io sono tra loro responsabile di questo crimine. Ecco come tutti i presenti saranno multati con $ 10 Nessuno può uscire dall'aula fino a quando non staranno $ 10 qui. ′′ Il giudice ha preso di tasca una banconota da 10 dollari, ha preso una penna e ha iniziato a scrivere - in più ho stabilito una multa per il negozio in questione che ha consegnato il ragazzo affamato alla polizia di 1000 dollari. Se la multa non è pagato entro l'ora successiva, lo stesso negozio rimarrà chiuso. Il tribunale si scuserà con questo ragazzo dopo che gli saranno stati consegnati tutti i soldi raccolti. Dopo aver ascoltato il verdetto, il presente non poteva nascondere le lacrime. Il ragazzo si è ubriacato guardando il giudice. Il giudice ha lasciato l'aula nascondendo le sue lacrime. Mi chiedo se la nostra società, i nostri sistemi amministrativi, i nostri tribunali siano pronti ad emettere un simile verdetto? Chanakya ha detto: ′′ Se una persona viene beccata a rubare il pane, tutte le persone di quella comunità, società e Stato dovrebbero vergognarsi." Molti utenti dei social hanno puntato il dito contro il sistema italiano che non garantirebbe simili sentenze. In realtà il nostro sistema è quello con più garanzie. Nel 2016 la Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che "rubare per fame" non è reato. La vicenda ha fatto il giro di tutta la stampa nazionale: l’imputato – un senzatetto di origine ucraina privo di dimora e di occupazione – viene sorpreso in un supermercato mentre ruba due porzioni di formaggio e quattro wurstel per un valore complessivo di 4 euro; segnalato al personale del centro, l’imputato restituisce la merce e viene denunciato. Dopo le condanne in primo e secondo grado a 6 mesi di reclusione, giunge all’attenzione della Suprema Corte di Cassazione, la quale, come anticipato, annulla le sentenze dei giudici di merito con questa formula: "annullamento perché il fatto non costituisce reato".
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