Tu sei qui: Lavoro e FormazioneInail, 100 morti sul lavoro al mese nel 2022
Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 5 ottobre 2023 20:34:46
Una strage senza fine, quello delle morti sul lavoro che non sembra arrestarsi.
Tremendi, poi, i dati che ieri l'Inail ha reso noti per il 2022: con 100 morti sul lavoro al mese e 1208 infortuni mortali denunciati all'Inail.
Nei primi otto mesi di quest'anno i casi sono 657: numeri in calo nel confronto annuo, ma che continuano a raccontare una vera e propria strage.
La tragedia di Luana D'Orazio, giovane operaia stritolata da un macchinario, i 5 operai che lavoravano sui binari della Rfi e travolti da un treno in transito mentre effettuavano manutenzione senza che fosse stato dato il via libera dall'ufficio centrale.
Le morti sul lavoro non sono inevitabili, tutt'altro, sono evitabili.
Occorre cultura del lavoro e della prevenzione e occorre battersi per abbattere barriere che non tutti vogliono far crollare.
Diminuisce nei primi otto mesi di quest'anno il totale delle denunce di infortunio sul lavoro (aumentate invece nel 2022): risultano oltre 383 mila (383.242), in calo del 20,9% rispetto allo stesso periodo del 2022 e dell'8,1% rispetto al 2019, anno pre-pandemia.
Le denunce con esito mortale sono 657, 20 in meno rispetto al periodo gennaio-agosto 2022 e 28 in meno rispetto al 2019.
Sono questi i dati anticipati dal commissario straordinario dell'Inail, Fabrizio D'Ascenzo, in occasione della relazione annuale sul 2022, che indicano al contrario un aumento delle denunce di malattia professionale: risultano 48.514 (+23,2% rispetto allo stesso periodo del 2022 e +18,2% rispetto al 2019).
"C'è un grande sforzo per investire in sicurezza e prevenzione. I numeri, al netto dei casi Covid, dicono che gli infortuni sul lavoro con esito mortale stanno diminuendo.
Certamente poi sappiamo che anche una sola vita persa è una sconfitta di sistema, perché il compito è fare in modo che ciò non avvenga", afferma la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, intervenendo all'iniziativa e assicurando l'impegno a rafforzare la sicurezza sul lavoro, anche con un maggior impiego di fondi.
A questo proposito fa sapere che, in vista della manovra di Bilancio, chiederà "lo sblocco di una parte dell'avanzo Inail", che si attesta a circa 2,6 miliardi, in modo da utilizzare le risorse per sostenere "ancora di più la formazione, gli investimenti in materia di prevenzione e di applicazione della normativa per la sicurezza".
Sul fronte dei controlli, come emerso dai dati Inail, nel 2022 le aziende ispezionate, individuate attraverso il sistema di business intelligence per indirizzare l'attività di vigilanza, sono state 9.267. Sono stati regolarizzati 43.583 lavoratori, di cui 2.234 in nero, e sono stati accertati e richiesti premi per oltre 93 milioni di euro.
Secondo Paolo Capone segretario generale dell'Ugl:
"I dati diffusi dall'Inail ci dicono che sono stati 1.208 i lavoratori morti sul lavoro nel 2022, circa 100 al mese, nonostante si registri un calo del 15,2% rispetto all'anno precedente, e che sono cresciuti gli infortuni sul lavoro: quelli denunciati sono stati 703.432, in aumento del 24,6%, sul quale pesa l'impatto dei contagi da Covid sul lavoro.
Numeri altissimi che fotografano una situazione allarmante. La sicurezza sul lavoro è una vera e propria emergenza nazionale, pertanto, occorrono investimenti senza precedenti sulla formazione e sulla prevenzione per impedire simili tragedie. In tal senso auspichiamo che possa proseguire il tavolo avviato fra Ministero del Lavoro e parti sociali sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. L'addestramento e la formazione sulla sicurezza devono essere ampliate a partire dalle scuole secondarie. È prioritario, peraltro, intensificare i corsi di formazione destinati ai lavoratori e alle imprese rafforzando, al contempo, i controlli sui luoghi di lavoro".
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