Tu sei qui: Lavoro e FormazioneMinistero del lavoro, l'inserimento socio-lavorativo dei migranti diventa realtà
Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 4 dicembre 2023 19:12:03
Il tema dell'integrazione dei migranti nel mondo occupazionale è da tempo al centro del dibattito: un'iniziativa che negli ultimi 5 anni è stata 'messa a terra' da Anpal Servizi Roma Puoi-Protezione Unita a Obiettivo Integrazione e promossa dalla Direzione generale 'Immigrazione e politiche di integrazione' del ministero del Lavoro e cofinanziata da Fami e Fse Pon Inclusione.
Sono stati 1.363 i cittadini di Paesi terzi, regolarmente soggiornanti in Italia, che - tra il 2020 e il 30 giugno 2023 - hanno stipulato almeno un contratto di lavoro grazie ai percorsi di inserimento socio-lavorativo di Puoi.
Percorsi - realizzati con la collaborazione di operatori pubblici e privati del mercato del lavoro - che hanno consentito la costruzione di Piani di azione individuali e l'erogazione di servizi specialistici come l'orientamento, la valorizzazione e lo sviluppo delle competenze, l'accompagnamento alla ricerca di un lavoro e l'offerta di tirocini della durata di 6 mesi.
Il numero di migranti coinvolti è pari a 4.776 quelli che hanno avviato un percorso: il 49% provengono da Nigeria, Gambia, Mali e Senegal.
Il 26,4% sono donne: il 50% nigeriane e il 13% ucraine. Tra questi, 3.120 hanno avviato un tirocinio e 2.046 lo hanno portato a termine, facendo registrare un successo occupazionale molto alto: il 67% di coloro che hanno concluso il tirocinio ha infatti ottenuto almeno un contratto subordinato, parasubordinato o di somministrazione.
Risulta dunque efficace attuare politiche volte a costruire un sistema nazionale su più livelli per realizzare percorsi di politica attiva integrati, in grado di migliorare l'occupabilità e di promuovere l'inserimento nel mercato del lavoro italiano dei migranti vulnerabili.
Secondo Stefania Congia, direttrice generale Immigrazione e politiche di integrazione del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:
''Il progetto Puoi funziona perché risponde ai bisogni reali delle persone vulnerabili. Con questa iniziativa abbiamo sperimentato percorsi di inserimento socio-lavorativo, basati sul modello della Dote individuale e sullo strumento del tirocinio, che hanno permesso ai migranti coinvolti di diventare autonomi e di integrarsi appieno nella società. I risultati sono stati positivi anche per la capacità di costruire reti a livello territoriale, in grado di mettere a sistema e di valorizzare le azioni realizzate da diversi soggetti. Adesso abbiamo di fronte un ciclo di programmazione pluriennale, che ci consente di avere una visione di lungo periodo e di mettere in campo un'azione di sistema per migliorare ulteriormente gli interventi e per dare risposte sempre più efficaci alle sfide poste dalla questione migratoria''.
L'esperienza di Puoi è stata promossa anche dall'Unione europea. Patrick Doelle, Migration Management Support, Dg Home, della Commissione europea, ha spiegato che:
''Questo progetto ha raggiunto risultati molto incoraggianti e rappresenta un'iniziativa assolutamente innovativa''.
NdL
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