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19 giugno 1966 Ford entra nella storia a Le Mans

Inserito da (admin), domenica 19 giugno 2016 17:21:40

19 giugno 2016, esattamente 50 anni fa Ford compie l'impresa di vincere la gara più importante dell'epoca, strappando di fatto il predominio della scuderia del Drake "Enzo Ferrari". Per l'occasione Ford ha pubblicato un video commemorativo su YouTube. Una storia bellissima di rivalità, di grandi uomini e di grandi piloti. Le Mans 19 giugno 1966, siamo all'ultimo giro della mitica 24 Ore e sta succedendo una cosa mai vista. Sì perché dall'ultima curva sbuca per prima una macchina americana, anzi due anzi tre, sono le Ford GT40. La prima è quella di Ken Miles che ha già vinto la 12 Ore di Sebring, la 24 Ore di Daytona ed è a pochi metri da una storica tripletta, Ken si è lasciato raggiungere da una seconda GT40 guidata da Bruce McLaren, il fondatore della scuderia omonima, che lo affianca. Subito dopo c'è una terza Ford che è staccata vari giri ma accompagna le altre due per creare un'immagine che qualcuno ha sognato per tanto, troppo tempo. Nella mente di quel qualcuno infatti la linea del traguardo è come quella che si tira sulla carta in fondo a un conto è sotto cui si scrive il totale. E questo è un conto iniziato tre anni prima e quel qualcuno è Henry Ford II e la prima cifra del conto sono i 12 milioni di dollari che ha messo sul piatto per comprare la Ferrari. Il Consiglio glielo ha dato Lee Iacocca, un genietto del marketing, che è dietro la nascita della Mustang prima e della Fiesta poi che sta facendo la fortuna della Ford. E' un consiglio difficile da accettare perché Henry ed Enzo Ferrari si detestano. Tanto che il primo ha dichiarato ad un giornalista: "io spendo milioni in pubblicità per far conoscere le mie macchine e questo meccanico ogni lunedì e sui giornali di tutto il mondo senza spendere una lira" - L'altro 'il meccanico' gli risponde: "se Ford vuole andare sui giornali gratis basta che si compri una Ferrari". Allora Lee Iacocca va dal suo presidente e gli dice "Harry non ci compriamo una Ferrari, ci compriamo "la Ferrari". E così tempo dopo a Maranello un nugolo di avvocati sta discutendo il contratto per cui la Ferrari diventa in reparto corse della Ford ma il Drake esige di restare il capo assoluto e pretende carta bianca. Come risultato la trattativa salta, Ford e Iacocca se la legano al dito e si fanno una promessa "battere la Ferrari in quella che all'epoca la corsa più famosa del mondo la 24 Ore di Le Mans". Per il progetto non si bada a spese: nasce la Ford GT40, un' auto incredibile, bellissima, detta così perché è alta appena 40 pollici, cioè poco più di un metro. La macchina però ha vari problemi e intanto la Ferrari vince Le Mans 6 volte di fila, dal 60 al 65. Ford e Iacocca così imbarcano nel progetto Caroll Shelby, il creatore della mitica "Cobra", anche lui ha un conto aperto con Enzo Ferrari per un ingaggio saltato anni prima e dal suo dente avvelenato nasce la Ford GT40 mk2 che ha risolto i suoi problemi e, sotto al cofano, ha un mostro da 7 litri di cilindrata. La macchina comincia a vincere ed alla 24 Ore del 66 la Ford porta 8 GT40 mk2 e nelle qualifiche ne piazza 3 nei primi 4 posti. Alle 16:00 la gara inizia ma non c'è storia, già al mattino dopo le GT40 hanno un vantaggio incolmabile. Per vincere basta che i suoi piloti in testa, Miles e McLaren, non si mettano a duellare e che i motori reggano fino alla fine. Quello che succede al box Ford non è mai stato chiarito fino in fondo ma farà la storia. Sembra che l'ordine di scuderia fosse che chi arrivava in testa all'ultimo pit stop sarebbe stato il vincitore. Poi le Ford avrebbero dovuto rallentare per preservare i motori senza superarsi. All'ultimo cambio gomme è in testa Ken Miles ma Bruce McLaren ha un'idea: "arriviamo insieme". La dirigenza Ford è d'accordo, l'arrivo in parata farà la differenza tra vincere e dominare. Ed eccoci tornati a quell'ultima curva, Ken e Bruce passano insieme la linea marca tempo, che è qualche metro prima del traguardo, ma subito Miles alza il pedale e lascia inspiegabilmente passare McLaren per primo sotto la bandiera a scacchi: perchè lo fa? Forse perché ha letto il regolamento e sa già che la direzione corsa assegnerà la vittoria al suo avversario, perché a Le Mans conta la strada percorsa e McLaren che partiva indietro nello schieramento, arrivando con lui ne ha fatta qualche metro in più. Ma ciò che importa è che in fondo al conto con Ferrari, Henry Ford II, scrive uno, due e tre. Le sue GT40 conquistano con tutti i gradini del podio e vinceranno anche le tre edizioni successive della 24 Ore. Rimane il giallo del rettilineo ma forse interessa a tutti meno che a lui e se gli chiedeste "Henry ma chi ha vinto la 24 Ore del 66?" Lui risponderebbe: "Ford".

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