Tu sei qui: TecnologiaLa mala scuola: lo sfogo di un’insegnate stanca di restare a guardare una scuola fatta a pezzi.
Inserito da (admin), lunedì 27 giugno 2016 07:16:24
L’analisi impietosa dello stato in cui versa la scuola pubblica italiana in uno sfogo, intercettato su Facebook, di una professoressa che, senza fare sconti, individua nelle politiche del PD e di chi li ha preceduti un folle progetto di smantellamento. Di seguito il testo integrale del post che vi consigliamo di leggere tutto di un fiato: "Scusate se insisto, io non trovo pace! Solo adesso mi appare chiaro il progetto del Governo targato PD: distruggere la scuola pubblica per negare il diritto al voto. I vari Governi che si sono susseguiti hanno lavorato per anni, abilmente, oserei dire "passo dopo passo", per la distruzione della scuola pubblica: - hanno sottratto alla scuola risorse umane e finanziarie; - hanno creato classi pollaio; - hanno abolito i vecchi concorsi pubblici che, con tutte le pecche di allora, garantivano comunque un minimo di selezione del personale (per superarlo dovevi studiare, poche storie!), sostituendoli con un macchinoso "Concorso truffa" (8 domande a cui rispondere in tempi ristrettissimi su pc pieni di virus che si impallavano di continuo) ; - hanno fatto in modo che gli insegnanti acquisissero punti in graduatoria non per merito, ma per mezzo di un diabolico meccanismo per cui sei costretto a pagare un cospicuo "pizzo di Stato" (non neghiamolo di questo si tratta!) per inutili corsi online, al fine di avere più punti (Più paghi, maggiore sarà il tuo punteggio...un po' come al supermercato, per intenderci!); - hanno cominciato a mobilitare gli insegnanti da una parte all'altra della provincia, con la scusa del completamento cattedre, affinché arrivassero stremati in aula e non nel pieno delle loro facoltà per appassionare a dovere gli alunni al sapere; - hanno obbligato gli alunni a stare sui banchi di scuola a tempo pieno, con la scusa del risparmio del trasporto pubblico e della necessità della settimana breve (allettante l'idea del sabato libero anche per me che adolescente non lo sono più!) , affinché gli alunni percepissero la scuola come un "me cala la palpebra" e non come luogo in cui maturare il "piacere" all'apprendimento; - hanno obbligato gli insegnanti a fare corsi di aggiornamento, insinuando che mirare alla trasmissione del "sapere" fosse pratica ormai obsoleta e si dovesse mirare al raggiungimento del "saper fare" (come se le competenze non avessero fondamento nel sapere! Io devo ancora capire come un infermiere possa "non sapere" dove mettere l'ago, ma possa "saper fare" un'iniezione (senza fare danni)?!? Devo ancora capire, ma io so' dura di comprendonio!); - con la scusa dell'inclusività hanno obbligato gli insegnanti a promuovere tutti indistintamente al fine di consentire agli alunni di stare nella classe dei pari...voi direte " e la meritocrazia?" Boh, pare sia andata in disuso anche quella! ... Tutto con un solo ed unico scopo: creare ignoranza diffusa tra la popolazione (sebbene l'innalzamento dell'obbligo scolastico!) per giungere al fine ultimo, ossia negare il diritto al voto. In sintesi: sei ignorante, non sai, decido io per te! ...li chiamavano democratici! Credetemi, questa gente è pericolosa, molto pericolosa! Ps. Per inciso vi dico: conosco gente con la terza media che "parla" (non traduce, parla con scioltezza!) in latino meglio di una qualsiasi liceale dei tempi moderni (per chi non lo sapesse una volta alle medie si studiava il latino!)...ah già, anche il latino ormai è obsoleto!...a che serve sviluppare capacità di sintesi, di analisi, di osservazione, imparare a ragionare, a fare collegamenti, se poi ci sarà qualcuno che deciderà per me!?!"
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