Tu sei qui: TecnologiaLaura Chiatti mostra la sua pancia... piatta e si scaglia contro il direttore di Dipiù, Sandro Mayer
Inserito da (admin), domenica 29 luglio 2018 16:30:15
Un botta e risposta a distanza che probabilmente porterà gli scatti, veri o contraffatti, pubblicati dal periodico diretto da Sandro Mayer in un'aula di tribunale. Tutto nasce da un'articolo decisamente indelicato pubblicato su Dipiù, giornale dedicato a gossip e a notizie di spettacolo, riguardante una presunta pancia dell'attrice Laura Chiatti: "Ma il direttore di dipiù cos’ha contro di me? perché montare una foto simile? Ogni volta che pubblica cose su di me, sono cattive, e questo sti caxxi, ma addirittura montare una pancia finta simile. Stavo girando uno spot, non credo l’avrei potuto girare con quella pancia non ho parole.... si dia pace signor pinco pallo, e la smetta di denigrarmi continuamente. Le persone mi vedono, mi conoscono ed è abbastanza evidente che io non sia così." [caption] la foto pubblicata da dipiù[/caption] L'attrice ha risposto in prima persona con uno scatto "social": "Si dia piace, signore con il parrucchino che adora smerdarmi , perché non le ho mai concesso un ‘intervista per il suo giornale di m..... io purtroppp per lei ... sono così " Il settimanale riporta lo scritto dell'attrice, madre di due splendidi bambini, dicendo di non voler fare polemiche, ribadendo però che "Dipiù non ha bisogno di ingrandire le pancette, non ha mai alterato le caratteristiche fisiche dei personaggi e quindi nemmeno in questo caso lo ha fatto. Le foto della signora Laura Chiatti sono proprio reali e abbiamo deciso di ripubblicarle ingrandite affinché ogni esperto, magari in tribunale, possa valutare le immagini e dichiarare che non c’è fotomontaggio". La Chiatti affida ad un post Instagram la sua risposta con la foto che abbiamo pubblicato in copertina: "Signore col parrucchino, lei continua a dire che le foto sono reali, io sorrido e mi posto... non amo denunce o comunicati stampa... ma amo far vedere le cose per quelle che sono. Lei mi ha chiamato divetta e sostiene che io abbia bisogno di farmi pubblicità. Questo mi fa sorridere, perché ricordi, che è lei che mi mette nel suo giornale di m...., non io che la chiamo per rilasciare interviste. Vada a vedere il mio curriculum, perché a differenza di tante divette, non posto i miei lavori per farmi pubblicità, ma le assicuro che se si va a documentare si renderà conto che i miei lavori hanno molto più valore di tutte le stronzate che lei pubblica, usando davvero persone che hanno bisogno di farsi pubblicità, perché gli artisti seri non se la calcolano neanche. In tutto questo, a me interessa molto di più che lei si renda conto che, anche se la pancia fosse stata vera, lei non ha mandato un bel messaggio. Scusi ma allora tutte le donne non in perfetta forma fisica dovrebbero sentirsi delle merde? Lei ha una grande responsabilità a livello di comunicazione e quello non era un bel messaggio, ma non perché l’opinione pubblica possa pensare che io abbia la pancia, fossero questi i mali del mondo, ma perché ci sono ragazzine che si ammalano di una malattia chiamata "anoressia" proprio perché persone come lei, impongono prototipi di perfezione praticamente irraggiungibili, mortificando invece chi può avere meravigliosi difetti, che raccontano storie di vita, a volte belle come i parti, e purtroppo a volte anche brutte come le malattie. Si vergogni e si occupi ogni tanto di problemi seri, che il nostro paese ne é pieno"
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