Tu sei qui: TecnologiaWord Office è vulnerabile agli attacchi informatici, una falla nel programma potrebbe favorire l'intrusione di malware
Inserito da (admin), giovedì 23 novembre 2017 23:08:38
Ormai gli utenti della rete devono stare veramente attenti a tutto. Non ci stancheremo mai, noi dello "Sportello dei Diritti", nell’invito costante a prestare la massima attenzione nell’utilizzo di pc e dispositivi connessi come smartphone e tablet. Perché nonostante antivirus di vario tipo e precauzioni di sistema, il rischio di veder violati o danneggiati irrimediabilmente i propri hardware continua ad essere sempre più dietro l’angolo. Basti pensare che anche l’applicazione di scrittura più diffusa, Word Office di Microsoft, sarebbe a rischio hacker. Infatti, sarebbe stata scoperta una falla nel programma che potrebbe consentire l’installazione nel nostro pc di un malware – ossia un qualsiasi programma informatico usato per disturbare le operazioni svolte da un computer, rubare informazioni sensibili, accedere a sistemi informatici privati, o mostrare pubblicità indesiderata – senza che gli antivirus possano far nulla. A lanciare quello che può definirsi come un vero e proprio allarme è la Polizia Postale con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook "Commissariato di PS On Line – Italia" che ha testualmente evidenziato i rischi dell’applicazione e la necessità di prestare attenzione nell’affermare quanto segue: "WORLD. Secondo quanto affermato da Trend Micro, sembra che un gruppo di ricercatori e hacker, attraverso documenti di Office e sfruttando una feature Dynamic Data Exchange possano installare malware in un pc senza che gli antivirus possano far nulla. Il campanello di allarme per l’utente è fornito dagli avvisi che vengono riprodotti su schermo all'apertura di un nuovo documento. Avvisi strani o non scontati possono celare l'installazione di codice malevolo. Prestiamo attenzione agli avvisi a schermo." Quindi, ancora una volta, per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", risulta evidente che è il nostro livello d’attenzione a rappresentare la scriminante tra maggior o minor rischio di subire conseguenze pregiudizievoli dalla navigazione in rete e dall’utilizzo di applicazioni e programmi che sono diventati insostituibili nelle nostre attività quotidiane, come per l’appunto Word.
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