Tu sei qui: Territorio e AmbienteColdiretti: "Crollo del 15% produzione riso in Italia"
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 1 ottobre 2023 17:12:05
Un caldo anomalo di questo inizio ottobre rende difficoltosa la raccolta di riso appena partita.
Secondo Coldiretti, in Italia la produzione di riso è concentrata principalmente al Nord con le aree del Pavese (83.000 ettari) e di Vercelli e Novara (100.000 ettari) che insieme rappresentano il 90% della risicoltura nazionale che può contare su un totale di 211mila ettari coltivati, oltre 7500 in meno rispetto al 2022, ai minimi da trenta anni con effetti preoccupanti sull'economia e l'occupazione con l'intero ecosistema basato sulla risicoltura segnato dalla grande siccità.
Le temperature altissime che si sono registrate per lunghi periodi, proprio nel momento della fioritura delle spighe, hanno provocato aborti fiorali che stanno purtroppo presentando il conto agli agricoltori, nonostante l'alta qualità delle produzioni italiane indica ancora la Coldiretti.
Gli italiani consumano in media fra i 5 e i 6 chili di riso a testa con gli agricoltori che prendono meno di un euro al chilo mentre sugli scaffali i consumatori arrivano a pagare anche 4 euro, con un aumento record al dettaglio del+24% rispetto allo scorso anno.
A pesare, oltre agli effetti del cambiamento climatico, anche l'impatto sull'Italia con le importazioni di riso dall'India che sono più che raddoppiate (+155%) nel 2023 e rappresentano circa il 12% del totale delle importazioni, secondo le elaborazioni della Coldiretti su dati Istat relative ai primi sei mesi dell'anno.
Attenzione poi sugli scaffali dei negozi, spiega l'associazione, se trovate pacchi con la scritta ''riso da risotto'' che poi indicano in piccolo, magari su un lato nascosto della scatola, tipologia riso Lungo A, origine in Myanmar, in Vietnam o in Cambogia.
Occorre prestare attenzione sul fatto che venga indicata l'origine italiana per un prodotto coltivato secondo criteri di salubrità e di sostenibilità ambientale e sociale.
È il presidente di Coldiretti Ettore Prandini a dichiarare:
''E' necessario che tutti i prodotti che entrano in Europa ed in Italia rispettino i criteri di sicurezza alimentare ed ambientale adottati a livello nazionale e comunitario per sostenere la produzione nazionale bisogna lavorare sugli accordi di filiera che sono uno strumento indispensabile per la valorizzazione delle produzioni nazionali e per un'equa distribuzione del valore lungo tutta la catena, dalla produzione al consumo".
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