Tu sei qui: Territorio e AmbienteI terrazzamenti della Costiera Amalfitana: un'eredità in pericolo
Inserito da (Admin), domenica 24 settembre 2023 18:11:19
In un angolo pittoresco d'Italia, una testimonianza di maestria umana si staglia maestosa e vibrante: i terrazzamenti della Costiera Amalfitana, realizzati con muri a secco, noti localmente come "macerine". Questi monumenti di ingegneria agraria, costruiti con amore e sudore, serpeggiano per migliaia di chilometri lungo la costiera, dall'abbraccio del mare alla carezza delle montagne, toccando il cielo.
Michele Ruocco, bancario in quiescenza e oggi appassionato coltivatore di limoni, ha recentemente sollevato un punto cruciale riguardo a questo paesaggio storico e culturale. Le sue parole suonano come un campanello d'allarme: l'urgenza di salvaguardare questi terrazzamenti e tutto ciò che rappresentano.
Questi muri a secco, le macerine, sono molto più di semplici costruzioni. Sono la rappresentazione tangibile della capacità dell'uomo di coesistere armoniosamente con la natura, trasformando il terreno senza prevaricare su di esso. Con le loro mani laboriose, le generazioni passate hanno reso omaggio alla bellezza della costiera, amplificandola e preservandola.
Ma c'è un lato oscuro in questa storia. Come sottolineato da Ruocco, corriamo il rischio di perdere tutto. L'abbandono e la distruzione di questi terrazzamenti, per cause naturali o per negligenza, potrebbero avere conseguenze disastrose non solo per il paesaggio, ma anche per l'intero ecosistema della regione. Immaginare questi muri cadere e trascinare con sé i rigogliosi limoneti è uno scenario che nessuno vorrebbe mai vedere.
Tuttavia, non è solo una questione di estetica o patrimonio culturale. La preservazione di questi terrazzamenti è essenziale anche per l'economia locale, con il limone amalfitano che rappresenta una delle risorse più preziose e distintive della regione.
L'appello di Ruocco non è un semplice grido nostalgico, ma un richiamo all'azione. È un invito alle nuove generazioni, alle autorità e a tutti coloro che amano la Costiera Amalfitana a fare la propria parte per evitare che questi monumenti della storia e della tradizione scompaiano per sempre.
Forse, come dice Ruocco, molti di noi possono riposare con la coscienza pulita sapendo di aver fatto del proprio meglio per sensibilizzare su questo tema. Ma ciò che serve ora è un impegno concreto e collettivo per preservare, proteggere e, se necessario, restaurare questi preziosi terrazzamenti, per assicurare che rimangano come testimoni silenti della nostra storia e della nostra connessione con la terra.
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